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Cronaca Monforte / Via Vincenzo Bellini

Chiama i vigili per le auto sul marciapiede, consigliere aggredito: "Frocio di mer***"

La denuncia del consigliere comunale Marco Mazzei, che stava chiamando la polizia locale per segnalare alcune auto in sosta vietata

Insulti, minacce, frasi a sfondo omofobo. Un'aggressione in piena regola. Vittima Marco Mazzei, 50enne consigliere comunale a Milano - eletto con la lista civica del sindaco Beppe Sala -, storico attivista per i diritti Lgbt oltre che fondatore di "Massa marmocchi", associazione che si occupa di accompagnare i bimbi a scuola in bici per promuovere l'utilizzo delle due ruote in città. 

A raccontare cosa gli è accaduto martedì sera in pieno centro è stato lui stesso sui social. "Sto tornando a casa a piedi dalla risonanza fatta al Policlinico. Sono piuttosto rinco a causa delle magnifiche medicine che mi permettono di superare l'esame con relativa serenità, diciamo che se mi siedo su una panchina mi addormento. Arrivo al Conservatorio, c'è una serata, tanti ragazzi e famiglie. Su via Bellini una lunga fila di automobili, automobili importanti, diciamo, posteggiate con due ruote sul marciapiede: il passaggio è stretto, a volte difficile, per una persona in sedie a rotelle sarebbe impossibile", spiega Mazzei.

Notata la scena, il consigliere decide di chiedere l'intervento della polizia locale per evitare che la sosta selvaggia la faccia da padrona. "Avviso il tizio che sta parcheggiando la sua Audi che sto per chiamare i vigili, una ragazza dall'altro lato della strada mi sostiene e fa altrettanto. Nel frattempo altri che stanno tentando la stessa manovra iniziano a dirci che siamo dei rompicoglioni, di farci i fatti nostri, che 'sarebbe bello se uscissero i vigili, vorrebbe dire che esistono'. Chiamo i vigili, prendono nota", prosegue il politico meneghino. 

Ed è proprio in quel momento che la situazione degenera. "A quel punto il tizio dell'Audi mi viene incontro, ricomincia con il cosa vuoi, fatti i fatti tuoi, io gli rispondo che è un maleducato e un incivile. 'Vieni qui che ti spacco la faccia', 'andiamo dietro l'angolo che ti ammazzo di botte'. Gli rispondo che sono lì, ce l'ho a un centimetro dal naso, di fare quello che crede", racconta Mazzei. Che viene minacciato e offeso con frasi omofobe: "Gègnègnè parli anche come un gay del cazzo", la prima replica dell'automobilista, a cui il consigliere risponde "Eh, in effetti sono gay, guardi". A cui segue poi la frase: "Frocio di mer*** ti spacco la faccia". 

"La signora, immagino la moglie, assiste alla scena dall'autovettura senza fare molto. 'Ti spacco la faccia, frocio di mer***'. Risale sulla sua Audi e se na va. Credo che sporgerò denuncia", conclude Mazzei, che ha anche scattato una foto alla macchina del suo aggressore.

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