Violenze sessuali: 20 anni all'ex maresciallo di Parabiago

E' stato condannato a 20 anni di prigione l'ex comandante della stazione dei carabinieri di Parabiago. "Io mi sono comportato in modo galante ... magari anche molto galante". Così il maresciallo Massimo Gatto, si è difeso davanti ai giudici di Milano prima di essere condannato, lo scorso dicembre, a 20 anni di carcere per violenza sessuale e concussione per tredici casi di abusi su donne che si sono ritrovate in caserma per vari motivi, perché fermate o perché avevano denunce da sporgere.

La singolare e 'inquietante' difesa dell'ex militare è contenuta nelle motivazioni della sentenza da poco depositate. "Nessun commento può essere adeguato a questa frase" dell'imputato, scrivono i giudici della quinta sezione penale di Milano, davanti ai quali si è svolto il processo, a porte chiuse, che si è concluso lo scorso 5 dicembre.

"Se una sentenza potesse avere un titolo - si legge nelle motivazioni - forse si potrebbe ironicamente titolare così l'impressionante serie di violenze sessuali che, per il Gatto, sono state semplicemente comportamenti galanti fraintesi". Ma l'ironia, spiega il collegio, "é del tutto fuori luogo in questo contesto e riesce davvero difficile capire come abbia potuto l'imputato riuscire a trovare un modo così offensivo per difendersi".

Secondo le indagini del pm di Milano Cristiana Roveda, Gatto, arrestato nel giugno 2011, avrebbe commesso abusi su una ragazza straniera che si era ritrovata in cella di sicurezza in attesa di processo per un furto, su una prostituta, ma anche su donne comuni che avevano una denuncia da sporgere. Violenze perpetrate, secondo l'accusa, dal 2004 al 2011. Il suo ruolo di maresciallo, secondo i giudici, "era la sua arma, il suo strumento di accesso all'intimità delle donne". Il 'nuovo' legale di Gatto, l'avvocato Piero Porciani, ha preannunciato che farà ricorso in appello contro la condanna.