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Il giornalista è vivo

Mattia Sorbi, giornalista milanese in Ucraina, è vivo: "Ferito da una mina"

Di lui si erano perse le tracce il 30 agosto, il giorno dopo l'inizio della controffensiva ucraina: aveva cercato di raggiungere un villaggio dell'oblast di Kherson controllato dagli invasori russi

Il giornalista milanese Mattia Sorbi, classe 1979, sarebbe rimasto ferito a causa di una mina nella regione ucraina di Kherson. Ora starebbe bene, dopo essere stato operato in un ospedale controllato dagli invasori russi. Lo rende noto la Farnesina, aggiungendo che i diplomatici italiani sono al lavoro per farlo tornare al più presto in Italia.

Sorbi, freelance, nei mesi scorsi ha lavorato anche per la Rai. Si trovava a Mykolaiv e, il 30 agosto, aveva deciso di partire per Oleksandrivka, un villaggio sul mare nell'oblast di Kherson che, secondo le mappe più aggiornate, si trova ancora sotto il controllo russo. Il giorno precedente era partita la tanto attesa controffensiva ucraina proprio verso l'oblast di Kherson, occupato dalla Russia fin da marzo 2022. Dal 30 agosto, però, Sorbi ha fatto perdere le sue tracce. 

Il primo a rendere pubblica la scomparsa del giornalista italiano è stato il suo collega tedesco Arndt Ginzel su Facebook. Poi si sono rincorse molte voci fino alla notizia del ferimento arrivata nella tarda mattinata di giovedì 8 settembre. Successivamente, giovedì pomeriggio, il ministero della difesa russo ha diffuso su Telegram un video di Sorbi dal letto d'ospedale, nel quale il giornalista dichiara di essere stato colpito da una mina. Nel video, i cui contenuti non si possono verificare in modo indipendente, Sorbi racconta di essere stato accompagnato da due persone in auto verso Oleksandrivka dopo che qualcuno gli aveva assicurato che si trovava in una zona "sicura".

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