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Cronaca

Cosca "La Lombardia" e politica, l'inchiesta svela gli intrecci

Dopo la maxi operazione che ha colpito al cuore la cosca che gestiva gli affari della criminalità calabrese in Lombardia è stato chiesto un consiglio regionale ad hoc. Le ultime notizie hanno reso noto rapporti tra 'ndrangheta e politici locali

Dopo la maxi operazione che ha colpito al cuore la cosca "La Lombardia" la classe politica si interroga e c'è chi chiede un consiglio regionale ad hoc per discutere delle infiltrazioni mafiose nel tessuto economico lombardo. "I gruppi consiliari, come da regolamento, hanno tutto il diritto di chiedere la convocazione di consigli tematici. Pertanto anche questa proposta deve essere sottoposta alla conferenza dei capigruppo". E' quanto ha affermato il presidente del Consiglio regionale della Lombardia, Davide Boni (Lega), interpellato sulla richiesta avanzata dall'opposizione di convocare una seduta straordinaria d'aula sulla criminalità organizzata in Lombardia.

Le ultime novità nell'ambito dell'operazione congiunta di polizia e carabinieri per colpire gli affari della 'ndrangheta al Nord hanno a che fare proprio con i rapporti tra la "mala" e la politica. La ricerca del ''capitale aggiunto di notevole valore", come lo ha definito il gip di Milano, Giuseppe Gennari, è proprio è il rapporto della criminalità calabrese con i colletti bianchi.

E' questo il motivo principale che ha spinto, per mesi, alcuni degli esponenti della 'ndrangheta, arrestati ieri nel maxi-blitz, a muoversi tra cene elettorali e appuntamenti con amministratori pubblici, in un caso incontrati anche nel corso di un Gran Premio di Formula 1, a Monza. I contatti politici li avrebbe inseguiti a lungo, e a volte trovati, Ivano Perego, l'imprenditore della Perego General Contractor finito in carcere per associazione mafiosa, perché avrebbe messo a disposizione la sua società al boss Salvatore Strangio.

Un tramite sarebbe stato l'ex assessore provinciale milanese Antonio Oliverio, indagato. Tutto, come scrive il giudice, "anche e soprattutto in vista dell'Expo". Oliverio,stando al provvedimento, si spende molto per Perego: "Devo organizzarti una cena elettorale". Il 19 maggio 2009, spiega il gip, viene organizzata in casa di Andrea Pavone, consulente finanziario della Perego, anche lui arrestato per associazione mafiosa, una cena cui è stato invitato anche Emilio Santomauro, per due volte consigliere comunale ed ex esponente dell'Udc.

Ieri il consulente è stato interrogato dal gip e si è difeso spiegando di non aver mai saputo di essere uno "strumento" in mano alla 'ndrangheta. Oliverio, invece, nega di essere stato il tramite tra la 'ndrangheta e la politica, il suo legale è andato dagli inquirenti a dire che è disponibile ad essere ascoltato. Secondo il gip di Milano, Giuseppe Gennari, "grazie all'amicizia di Perego" con Oliverio, "la rete dei rapporti politico-istituzionali dell'imprenditore va sempre più infittendosi".

Così, prosegue il gip, Perego "viene invitato a partecipare il 04.04.2009 ad una manifestazione intitolata Giornata della Sussidiarietà, organizzata dalla Compagnia Delle Opere di Milano". Intercettato dice: "C'era qui Formigoni, c'era qui Lupi, c'erano tutti, io in pole position eh, mi vedi in televisione".

Il 2 settembre 2009 Perego "interessa l'influente Oliverio" per procurarsi dei biglietti omaggio "per il Gran Premio di Formula 1" - che si correrà a Monza la settimana seguente - "per far "visita all'ex Assessore regionale Pisani Domenico (attuale consigliere regionale lombardo, ndr)". Il 18 giungo 2009, Oliverio spiega a Perego che devono andare a Milano per salutare, come spiega il gip, "Zambetti Domenico, assessore regionale all'Artigianato e Servizi". Sempre lo stesso giorno Oliverio propone una "cena elettorale con Podestà Guido (presidente della Provincia di Milano, ndr), al Plaza di San Donato milanese" dove ci saranno, secondo l'ex assessore,"anche i proprietari della cava" di Crema, che interessa alla Perego.

E per quella cava Perego si reca anche ad Agnadello (Cremona) per incontrare il sindaco Marco Belli. "C'ho un appuntamento con Ponzoni, quello della Regione delle cave", dice Perego in un'altra telefonata, riferendosi all'ex assessore regionale all'Ambiente Massimo Ponzoni. Inquietanti, secondo gli inquirenti, le intercettazioni a carico di Carlo Antonio Chiriaco, ex direttore della Asl di Pavia arrestato su ordine del gip Andrea Ghinetti per concorso esterno in associazione mafiosa. Secondo l'accusa, avrebbe indicato al boss della 'ndrangheta in Lombardia Pino Neri di indirizzare i voti sul deputato Pdl Giancarlo Abelli. Il 9 gennaio 2010 intercettato dice: ''Giuro che farei la campagna elettorale per lui come fosse la prima volta, con la pistola in bocca, perché chi non lo vota gli sparo". La maxi operazione, secondo il ministro dell'Interno Roberto Maroni, sottolinea un contrasto che caratterizza la 'ndrangheta: ''usa riti religiosi, riunioni alla festa della Madonna, pur essendo oggi la criminalità più moderna".

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