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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Manca documento dalla foresta boliviana: costretti a pagare tariffa massima per la mensa

Il caso dei regolamenti comunali sulle mense scolastiche

La famiglia della madre vive nella foresta boliviana, per cui è impossibile per la donna, che invece risiede a Vigevano, alle porte della Città Metropolitana di Milano, dimostrare le proprietà immobiliari all'estero. Pertanto sarà costretta a pagare la tariffa massima per la mensa scolastica del figlio di 5 anni, tra l'altro portatore di handicap. Un caso che fa il paio con quanto accaduto a Lodi, con la sindaca leghista irremovibile sul regolamento comunale e perfino il ministro dell'istruzione del governo giallo-verde Massimo Bussetti a chiedere ragionevolezza.

La nuova vicenda dimostra che, in realtà, diversi Comuni hanno inserito questa norma nei loro regolamenti. Funziona così: alla famiglia è richiesto di produrre documentazioni (di solito non è sufficiente l'autocertificazione) sulle proprietà immobiliari anche all'estero. Se non si riescono a produrre, per qualunque ragione, si viene automaticamente inseriti nella fascia massima, un po' come accade se si rinuncia a presentare l'Isee per ottenere un'agevolazione.

La differenza (abbastanza lampante) è che, da un lato, le proprietà in un Paese del terzo o quarto mondo valgono pochissimo, e dall'altro lato, non è sempre facile ottenere questi documenti, vuoi per mancanza di organizzazione nel Paese d'origine, vuoi perché (come ogni documento straniero che abbia valore legale) va autenticato da un organo diplomatico con traduzione a sua volta autenticata. Una procedura costosa e complicata per dichiarare, magari, un piccolo appartamento che vale meno di un'auto nuova in Italia.

Vista l'irrilevanza della stragrande maggioranza delle proprietà estere delle famiglie straniere che vivono in Italia, e che nella maggior parte dei casi non vivono certo nel lusso e nella ricchezza, vien da chiedersi se questo obbligo non sia frutto, semplicemente, dell'intenzione tutta politica di aumentare le difficoltà per gli stranieri regolarmente presenti nel Paese.

Il caso vigevanese appare forse estremo ma emblematico del risultato a cui può portare questa complicazione. La famiglia protagonista dell'episodio, di origine boliviana, aveva la necessità di produrre la documentazione sulle proprietà in patria per evitare che il figlio di 5 anni, tra l'altro portatore di handicap, pagasse la tariffa massima per la mensa della scuola. Ma la madre non riesce ad ottenere la documentazione perché la sua famiglia vive nella foresta. 

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