I migranti a Milano sono troppi rispetto alla capacità d'accoglienza. Basti pensare che nell'hub di via Sammartini ci sarebbero 170 posti letto ma, nella notte tra sabato 6 e domenica 7 agosto, ci hanno dormito 427 persone, secondo i dati forniti da Progetto Arca, la fondazione che gestisce lo spazio.

Ed è proprio questo soggetto, tra i più impegnati nell'accoglienza dei richiedenti asilo, a suggerire una via d'uscita almeno temporanea: la "restituzione" del vecchio hub, quello di via Tonale, che Grandi Stazioni (la proprietà) aveva chiuso per metterlo a reddito. Si tratta di 300 posti che, in caso di assenso, sarebbero immediatamente utilizzabili e consentirebbero di alleggerire non poco il nuovo hub.

Anche perché nel resto della città la situazione non è delle più rosee. Il comune di Milano è costretto a chiedere a tutte le strutture di aumentare i posti letto a disposizione, per quanto possibile. Si parla di circa 200 posti che potrebbero "emergere" in questo modo. Altre soluzioni sono infatti lontanissime. Lontano, troppo lontano nel tempo è l'uso dell'ex campo base di Expo 2015, a 2 chilometri dal sito espositivo. Ormai non sarebbe pronto prima di metà settembre, ma la regione si è messa di traverso e non intende consentirne l'uso per l'accoglienza dei richiedenti protezione internazionale.

Così, sembra davvero complicato "redistribuire" i migranti nei comuni della Città metropoiltana: anche se, numeri alla mano, è Milano il comune che ne accoglie di più, molti di più anche in proporzione agli abitanti, ogni volta che c'è un tentativo di redistribuzione questo naufraga per l'opposizione degli amministratori locali (di qualunque colore politico). Tutto si arena e bisogna ricominciare da capo.