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Cronaca Cenisio Monumentale / Via Francesco Caracciolo

Caserma Montello, trasferiti alcuni migranti «senza alcun preavviso»

La segnalazione del Comitato Zona8 Solidale: «Sbagliato, hanno iniziato percorsi di scuola e lavoro». Chiesto incontro al Comune, al Municipio e alla prefettura

Alcuni dei migranti ospitati alla Caserma Montello (zona piazza Firenze) sono stati trasferiti nelle ultime settimane. Si parla di Mediglia ma anche di altre località. Lo rende noto il Comitato Zona8 Solidale, da sempre impegnato sul fronte dell'accoglienza ai migranti in una struttura (la caserma di via Caracciolo) spesso "discussa", con numerose proteste prima che, all'inizio di novembre del 2016, arrivassero i richiedenti asilo.

La festa per i migranti caserma Montello (foto Open8/Quartiere solidale)

«I trasferimenti avvengono senza alcun preavviso se non di uno o due giorni e le persone interessate, all'oscuro di tutto, sono costrette a mettere in discussione percorsi di integrazione come corsi scolastici, di apprendimento lavorativo se non di lavoro già in essere, relazioni sociali, attività sportive, addirittura l'inserimento di una bimba nell'asilo del quartiere», spiegano dal Comitato, aggiungendo di avere chiesto incontri con la prefettura, l'assessorato comunale alle politiche sociali e la presidenza del Municipio 8. «La prefettura tace», è il risultato.

«I nuovi cittadini di Zona 8 ospiti della Montello devono essere informati, sentiti ed ascoltati e il loro trasferimento deve tener conto del loro paraere», affermano dal Comitato specificando che sarebbe comunque meglio non trasferirli fuori città per tenere conto dei percorsi iniziati. 

Migranti alla Montello: "a tempo"

I primi migranti sono arrivati alla Caserma Montello a fine ottobre 2016: si trattava di una sistemazione "a tempo" perché la caserma, insieme alla Garibaldi di piazza Sant'Ambrogio, è destinata ad altre funzioni, secondo un accordo tra vari livelli istituzionali. Il percorso era iniziato prima della decisione di ospitare circa trecento richiedenti asilo in via Caracciolo ed è proseguito anche successivamente.

Se la Garibaldi diventerà una sede universitaria della Cattolica, che l'ha acquisita per 88 milioni di euro, la Montello sarà destinata a sede del commissariato Garibaldi della polizia. Teoricamente, dunque, nel 2018 la Montello non potrà più, comunque, ospitare richiedenti asilo politico.

La situazione alla Montello è stata finora decisamente tranquilla, se si eccettua una protesta (non eclatante) a marzo 2017 da parte dei migranti che lamentavano diverse situazioni poco piacevoli: ad esempio, un centinaio di loro, in tutti quei mesi, non era ancora riuscito ad avere un appuntamento in questura per l'aggiornamento della propria posizione. Ancora, i migranti chiedevano un microonde per riscaldare il cibo, soprattutto per chi va a scuola e quindi non poteva pranzare nello stesso momento degli altri. E infine, erano state segnalate sparizioni di vestiti. 

Le due manifestazioni: contro i migranti e per l'accoglienza

Quando sono arrivati i richiedenti asilo, la tensione era alta da tempo: alcuni residenti nel quartiere protestavano da tempo. Molto "forte" nei toni, in particolare, una manifestazione inscenata all'inizio di novembre 2016, con la partecipazione anche di CasaPound.

VIDEO | La signora a Il Fatto: "Spero stuprino la figlia di Sala"

video fatto quotidiano-2

Una signora, per esempio, davanti alle telecamere del Fatto Quotidiano ha affermato: «Vorrei che Sala (il sindaco di Milano, n.d.r.) avesse una figlia e gliela stuprassero». Un altro partecipante ha definito «potenziali stupratori» i migranti, giacché «le donne occidentali, per un arabo o un africano, sono tutte mignotte».

Milano, presidio contro i profughi alla Montello

Di tutt'altro genere la festa per l'accoglienza dei migranti in arrivo alla Montello, organizzata dal Comitato Zona8 Solidale, con la partecipazione di circa mille persone e l'onore di un richiamo sul Washington Post

La festa per i migranti caserma Montello (foto Open8/Quartiere solidale)

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