Milano è la terza "smart city" d'Italia dopo Trento e Bologna secondo la classifica (giunta al secondo anno) "iCity Rate", presentata mercoledì a Bologna all'interno di Smart City Exhibition. Soddisfazione è stata espressa da Cristina Tajani, assessore al lavoro e alla ricerca, che ricorda i numeri di questo successo: 64 nuove app nate dai data set messi a disposizione in open source, 6mila chilometri di fibra ottica, 3.300 bici del bike-sharing con 23mila abbonati, più di 50mila iscritti ai car-sharing. Nel 2012 Milano era quinta. La seconda città lombarda è Bergamo (diciottesima), poi Brescia (ventunesima).

E Milano è prima per i parametri economici, anche se risulta al penultimo posto nei parametri dell'imprenditorialità femminile.(peggio di lei solo Reggio Emilia) e giovanile (peggio di lei solo Trieste). Capoluogo lombardo primo anche nei parametri sulla mobilità, dove svetta in particolare nell'indice di mobilità sostenibile e nei posti per km offerti dal trasporto pubblico locale. Sorprende un po', infine, la posizione molto bassa in classifica di Milano sul numero di laureati ogni mille 25-30enni.