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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Milano maglia grigia per incidenti auto, ma pochi bimbi hanno la cintura

I dati non sono incoraggianti eppure troppo spesso semplici regole non vengono rispettate

Cinquemiladuecentoquarantacinque. E' la cifra di bambini tra 0 e 9 anni coinvolti in incidenti stradali nel solo anno 2011. Ottomilaseicentoventiquattro se si contempla anche la fascia d'età compresa tra i 10 ed i 14 anni ( dati Istat ).

Numeri che dovrebbero far riflettere sull'inosservanza delle regole di sicurezza alla guida e di quelle del trasporto dei minori. Dall'inizio di Gennaio alla fine di Ottobre 2012 sono ben 61 i bambini morti ( Osservatorio ASAPS ), di cui 30 tra i 0 ed i 5 anni, 17 tra i 6 ed i 10 anni e 14 tra gli 11 ed i 13 anni. Ottocentonove quelli che hanno riportato lesioni gravi. Tutto questo in soli 9 mesi.

Nella percentuale totale degli incidenti in Italia in area urbana nel 2011 , Milano è seconda solo a Roma, col suo bel 7,2% . Nel solo capoluogo lombardo sono avvenuti 11.349 incidenti che hanno provocato 48 morti. In Lombardia, sempre nel 2011, il totale degli incidenti sono stati 37.130 , 532 morti e ben 50.838 feriti. Cifre spaventose se si considera che rilevano una diminuzione di oltre il 40% ( dati Istat ).

Eppure, a fronte di questi dati , solo 4 bambini su 10 vengono sistemati correttamente sui seggiolini auto o sugli adattatori ( dati Asaps-ACI) , strumenti che in caso d'impatto fanno la differenza tra vivere o morire incidendo del 70% sulle probabilità di sopravvivenza , se presenti ed adeguatamente utilizzati.Da notare che la maggior parte dei seggiolini in commercio si modificano in base all'incremento ponderale/staturale del bambino fino all' estrazione dello schienale quando si renda possibile l'uso della sola seduta ( adattatore ) , evitando così ulteriori esborsi per il cambio di dispositivo.

Le norme per il trasporto dei bambini in auto è regolato dal Codice della Strada al Titolo V articolo 172 , dal relativo decreto atttuativo all'aticolo 2, comma 1 , paragrafo 4. da cui si evince incontrovertibilmente che i bambini devono essere assicurati con i sistemi di ritenuta appositi fino al raggiungimento dei trentasei chili di peso per un metro e cinquanta cm di altezza.

Motivo? Perchè i sistemi di sicurezza delle auto , quindi cinture ed airbag , sono strutturati sulla corporatura adulta con un rapporto peso/altezza superiore a detti parametri, al di sotto dei quali bisogna intervenire con l'utilizzo di strumenti atti ad evitare conseguenze disastrose sul bambino in caso di pretensionamento della cintura per impatto. Di qui la necessità dei seggiolini o dell'alzata ( cioè la sola seduta, al di sopra dei 20 kg ). Fatta eccezione per i più piccoli che fino ai 10 kg possono viaggiare davanti in senso contrario alla marcia blocco dell'airbag, i bambini dovrebbero sempre essere collocati sui sedili posteriori ( il più sicuro ancora è quello al centro perchè protegge di più in caso di urto laterale e frontale-laterale ).

Il trend medio degli spostamenti in auto di bambini nella vita quotidiana è in incremento: per andare a scuola, agli sport pomeridiani, per raggiungere i nonni, per impegni dei genitori , per varie e sempre meno eventuali ragioni su circuiti urbani ed extraurbani, proprio quelli in cui si consumano a livello percentuale il maggior numero di incidenti.

Malgrado ciò ogni giorno in Milano ci s'imbatte in vetture con a bordo bambini privi dell'apposito seggiolino o adattatore , quasi fosse oggetto di vergogna, di disturbo all'armonia di una bella macchina tirata a lucido col deodorante ad alberello che penzola dallo specchietto retrovisore, un'offesa al navigatore o una seccatura perchè ovviamente ingombra più di un paio di chiappe tout court. Spesso non hanno nemmeno le cinture allacciate e li si vedono saltellare allegramente sui sedili

E i vigili che pure ogni mattina davanti alle scuole assistono a questi scempi cosa fanno? Niente. Da noi l'uso fa giurisprudenza, si sostituisce alla legge e ad un malvezzo sempre più diffuso anche i tutori dell'ordine non fanno più caso.

Anche in autostrada queste pessime abitudini non vengono meno; le si nota bene nelle stazioni di servizio quando i bambini salgono o scendono da auto su cui spesso non vi è traccia di seggiolino o adattatore. Talvolta è un cartellone luminoso a ricordare di proteggere " i tuoi bambini con cintura e seggiolino" , giusto a risvegliare un senso di responsabilità sonnecchiante che anestetizza perfino l'innato istinto alla salvaguardia della prole mediato dall'ordinario buon senso , obnubilato invece dalle scuse più impensabili a giustificazione delle proprie omissioni , dall'orgogliosa superiorità che considera idiota chi i figli li fa viaggiare secondo norma , dal ritenersi eletto immune da qualunque avversità scambiando l'ordinaria prudenza per negatività mentale.

Le sanzioni previste in caso di mancato utilizzo di cinture e sistemi di ritenuta per bambini? Risibili: da 76 a 306 Euro di multa, sospensione della patente da 15 giorni a 2 mesi in caso di recidiva nei due anni successivi al primo accertamento d'infrazione. Ammende equiparate genericamente a quelle per il mancato uso delle cinture di sicurezza a scapito di una giusta distinzione tra l'azione omissiva di un adulto su di sé il quale si esponga consapevolmente al rischio, al medesimo comportamento omissivo operato sul bambino in virtù del potere decisionale dell'adulto. Ecco la stonatura : io soggetto adulto posso scegliere di non tutelare la mia vita, ma questa stessa mia risoluzione non deve essere estesa ad altri soggetti non in grado di prendere decisioni autonome per la propria incolumità; e se lo faccio, la multa inflittami non può essere paragonata alla stessa azione che ho compiuta su di me poiché ho mancato di proteggere persone che non sono ancora capaci di farlo da sole e delle quali ho diretta responsabilità.

In fatto di sanzioni non va meglio nemmeno in altri Paesi. In Belgio la multa per il mancato utilizzo dei sistemi di ritenuta dei bambini è di Euro 150 ( ma era di soli 50 prima dell'Agosto 2012 ), in Germania da 30 a 40 Euro, in Svizzera di 60 Franchi mentre in Francia da 90 a 750 Euro. In tutti i casi si tratta di cifre da barzelletta che non scuoterebbero nemmeno il più indebitato degli automobilisti ( fatta forse eccezione per i 750 euro francesi).

Certo il nostro Legislatore s'affretta poi a sottolineare come in caso d'incidente il guidatore e/o la persona preposta alla sorveglianza del minore risponderà civilmente e penalmente per i danni. Grazie. Ma intanto non attua alcun deterrente serio per arginare la piaga del trasporto " disinvolto" dei bambini , non ci sono controlli sulle strade, non uno spot televisivo istituzionale , non un'informativa per posta massiva alle famiglie da parte dell'assessorato comunale o regionale di competenza ( ma il promemoria per la scadenza del bollo arriva eccome! ). Né si può considerare un deterrente una multa poco superiore ad una serata in pizzeria.

Nei fatti mancano una reale volontà di contrasto ed un'adeguata tutela stradale dei bambini le cui vite messe a rischio vengono quantificate in pochi euro.

Il massimo sforzo è rappresentato dallo sporadico pannello luminoso in autostrada , giusto per dare la parvenza di una qualche iniziativa , peraltro con messaggi spesso equivoci che paiono ridurre l'obbligo dei sistemi di ritenuta per bambini alla sola percorrenza autostradale.

Ci vuol tanto a scrivere su questi post-it luminescenti " In città e in autostrada sempre il seggiolino e la cintura per il tuo bambino" o "Bambini sotto i 150cm/36kg obbligo seggiolino e cintura su ogni tipo di strada". Messaggi chiari, univoci e che , limitatamente al passaggio in autostrada , diano indicazioni ed obblighi precisi. Anche questo è troppo difficile ?

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