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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Ecco il "green-man": il giovane architetto che ha progettato la pista ciclabile ecologica

Si chiama Davide Cominelli, 26 anni, neo laureato in architettura alla Statale di Milano. Ha progettato la prima greenway ciclabile: una strada per sole due ruote a pedale, rigorosamente ecologica che attraversa le bellezze del milanese. Ecco il percorso e la fotogallery

A 26 anni si può progettare una pista ciclabile? Davide Cominelli lo ha fatto, nella sua tesi di laurea. E’ di Melegnano e a luglio si è laureato in scienze dell'architettura, alla Statale di Milano, con una tesi che riguardava la progettazione di una greenway, ovvero una pista ciclabile progettata nel rispetto del verde .

La ciclabile partirebbe dal castello Mediceo di Melegnano, sposandosi sulle rive del Lambro, passando poi per San Giuliano fino ad arrivare a San Donato. "L’intento  - dichiara Davide – è di ridurre il rapporto tra uomo e fiume e tra città e fiume, oggi ormai privi di dialogo. I fiumi, un tempo fondamentali per determinare l'ubicazione di una città sono stati dimenticati, isolati, tagliati fuori e usati come scarico per le città, prevalentemente dalle zone industriali – spiega il giovane -. Sono stati compressi in canali e murati, sbarrati o livellati, al punto da essere divenuti quasi irriconoscibili. Oggi sono richiesti sforzi immensi per ricreare una nuova connessione tra questi e le città".
  La greenway è un circuito diversificato e polifunzionale  

La greenway del Lambro, progettata dallo studente, è diventata un circuito diversificato e polifunzionale: la parte del percorso che si snoda lungo il fiume Lambro, su strada sterrata, costituisce il tratto più turistico e ricreativo. Il tratto che si estende lungo la via Emilia, su strada asfaltata, invece rappresenta una direttrice di collegamento. Questi due percorsi si toccano, andando a costituire un circuito, tra Melegnano e San Donato. Sono inoltre previsti allacciamenti che attraversano i centri di Zivido, San Giuliano e San Donato.

"L’obbiettivo perseguito – continua a spiegare Davide - è quello di favorire la mobilità ciclabile, ridando spazio al mezzo più sostenibile che l’uomo abbia mai inventato e riproponendolo alla comunità come strumento principale per spostamenti brevi, al di sotto dei 5 chilometri". Il progetto, però vuole essere anche l’occasione per la valorizzazione del paesaggio attraverso la riqualificazione degli argini del fiume, delle strade, dei ponti e delle strutture, come edifici storici, cascine o mulini, presenti lungo il percorso. Il percorso parte attraverso il giardino all’italiana del castello Mediceo a Melegnano, scendendo verso il quartiere Broggi – Izar.
  Si parte dal castello mediceo di Melegnano fino ad arrivare a San Donato  

Dal fiume Lambro si sviluppa un percorso ciclabile che risalendo in direzione nord porta alla cascina Cappuccina situata nella campagna circostante. Da qui è possibile prendere una deviazione dal percorso principale che porta alla cava di Colturano, oppure intraprendere il “sentiero dei Giganti”. Questo sentiero ha come prima tappa Rocca Brivio, suggestivo edificio storico risalente al XIII secolo. Dalla Rocca, seguendo il percorso sterrato, si giunge alla Cascina Santa Brera, insediamento agricolo molto antico.

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Oltrepassata la cascina si procede lungo il fiume Lambro, attraversando la campagna fino ad arrivare a San Donato. In alternativa una deviazione dal percorso naturalistico porta alla zona industriale di Zivido, in cui sono siti diversi centri commerciali, e di qui è possibile proseguire in direzione di San Giuliano. Percorrendo entrambi i percorsi si arriva alla stazione delle biciclette della metropolitana di San Donato. Da questo punto si può raggiunge la via Emilia lungo la quale si procede verso Sud in direzione di Melegnano. In alcuni tratti la corsia ciclabile potrà essere ricavata restringendo la carreggiata e separandola da quest’ultima con muretti e aiuole o individuandola facendo ricorso alla segnaletica orizzontale e verticale.

Nel tratto che va dalla stazione ferroviaria di San Giuliano – continua a spiegare il giovane laureato -, all’ingresso di Melegnano, si potrà inoltre sfruttare il letto del canale Redefossi". La proposta di Davide è quella di poter utilizzare questi tracciati quotidianamente dagli abitanti per andare sul posto di lavoro, a scuola o da tutti quelli che devono effettuare spostamenti brevi.
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