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Cronaca

Stilla: ”Per i disabili siamo un paese di barriere e d’indifferenza”  L'Intervista

Dopo il ferimento di un ipovedente che potrebbe creare un precedente, a Milano Today parla Nicola Stilla, presidente lombardo dell'Unione Italiana Ciechi. All'estero? "Tutto un altro mondo"

"Mi capita addirittura di ricevere delle petizioni di cittadini che si lamentano del rumore dei i semafori sonori che hanno magari vicino alle loro abitazioni e, a Milano, ce ne sono talmente pochi". E' quanto ha raccontato Nicola Stilla, Presidente Consiglio Regionale Lombardo dell'Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, come esempio eclatante dell'atteggiamento delle persone e delle istituzioni nei confronti delle persone disabili.


Dopo l'episodio dell'ipovedente feritosi scendendo dal bus, causa ancora aperta e che potrebbe creare un significativo precedente, il presidente ha commentato: "A Milano, e in tutto il Paese, il problema delle barriere architettoniche è drammatico, la loro presenza è ovunque. Mancano le segnalazioni audio sui mezzi di trasporto e alle fermate e i semafori sonori sono pochi e solo nella zona centrale della città. In metro è un'impresa per una persona cieca o ipovedente conoscere le fermate, le direzioni e i periodi di attesa, per non contare che i gradini di molti tram sono un ostacolo invalicabile, non tanto per i ciechi ma per chiunque non sia uno scalatore".

  I colleghi mi riferiscono che all'estero è tutto un altro mondo  


E in Europa? L'impressione è che le cose vadano meglio. "Non conosco la legislazione precisa ma i colleghi che se ne occupano mi parlano di tutto un altro mondo - ha risposto Stilla -. In Italia manca proprio la cultura del rispetto, della tolleranza e della solidarietà su questo problema proprio a partire dalle istituzioni".


Ora, pronto per essere stampato, c'è un tentativo di sensibilizzazione e di formazione: è una vera e propria guida tecnica che può costituire uno strumento utile per tutti i progettisti, "affinché realizzino delle opere, soprattutto pubbliche, fruibili per tutti.


La guida uscirà fra qualche mese e, al più presto, sarà disponibile anche on-line in modo da essere liberamente consultata da tutti i Comuni e dalle le istituzioni che vorranno diventare "disabili friendly": è quello che si augurano l'Ente Nazionale Sordomuti, l'Ente Nazionale invalidi civili, l'Ente Nazionale invalidi del lavoro e quello degli invalidi per servizi, uniti in una federazione con l'Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti per migliorare la situazione del nostro Paese oggi "disabile con tutti i disabili".

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