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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Milano, assalto alle banche: doppia rapina in meno di due ore

Alle 13.30 di ieri rapinata una filiale della Banca Popolare di Milano e alle 15, colpo alla Banca Sella. Sedicimila euro il bottino totale. Sui due fatti indagano polizia e carabinieri

Oltre sedicimila euro. È il bottino delle due rapine in banca di oggi pomeriggio. Il primo colpo è avvenuto verso le 15 alla Banca Sella di viale Monte Nero 71. Arrivati e fuggiti a piedi, due uomini armati di taglierino hanno portato via i circa ottocento euro depositati un una cassa. Sul caso indagano i carabinieri.

La seconda rapina è andata in scena alle 13 e 20 nella filiale della Banca Popolare di Milano di via Faruffini, in zona De Angeli, dove i ladri sono riusciti a farsi consegnare dai cassieri circa 15 mila euro in contanti. Uno dei due malviventi, il volto coperto da una sciarpa, ha minacciato gli impiegati mostrando il calcio della pistola che teneva nella tasca dei jeans.
  Polizia e carabinieri indagano per risalire ai colpevoli  

Questo colpo, su cui è al lavoro la polizia, non soltanto cade a pochi giorni dal cinquantaduesimo anniversario di quella che a Milano è ricordata come “la rapina del secolo”, ma in comune con quest’ultima ha anche il luogo e il nome dell’istituto di credito. Il 27 febbraio 1958, in via Osoppo, a pochi isolati di distanza da via Faruffini, un commando di sette uomini riuscì a svaligiare un furgone blindato della Banca popolare di Milano. In un assalto programmato fino ai minimi dettagli, con tanto di finto incidente stradale per distrarre l’autista del portavalori, i ladri riuscirono a portare a casa oltre seicentoquattordici milioni di lire. Una cifra spropositata se si pensa che alla fine degli anni Cinquanta lo stipendio di un operaio era di poco più di 40 mila lire.

I vecchi del quartiere ancora si ricordano di quel giorno, come delle settimane successive in cui tutti i membri della banda furono identificati e arrestati. Quel giorno, sul Corriere della Sera, Indro Montanelli scrisse così: “Ufficialmente, sì, tutti scrivono e proclamano che sono contenti, anzi entusiasti del fatto che i criminali siano stati smascherati in modo da togliere a chunque la voglia di imitarli. Ma, sotto sotto, senza osare dirlo, o dicendolo solo a bassa voce, la maggioranza tifava per i rapinatori”.
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