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Cronaca

Custodiva un arsenale legato alla 'ndrangheta nel box auto: condannato a 6 anni

Il garage di viale Sarca, a Seregno, era un vero e proprio deposito di armi completo di munizioni e di una tanica di benzina, probabilmente materiale per compiere intimidazioni in zona. Il proprietario, che non ha mai voluto dire per chi custodiva le armi, è stato condannato a 6 anni di carcere. Il giudice: radicato inserimento dell'imputato in un ambiente di criminalità organizzata

Un fucile mitragliatore, pistole, caricatori, munizioni e una tanica di benzina. Sono le armi trovate dai carabinieri in un box auto alla periferia nord di Milano e “custodite” da un uomo, un pugliese di 40 anni, presumibilmente legato alla 'ndrangheta.

Il fatto risale al marzo scorso e il proprietario del box, al processo, non ha mai voluto rivelare per conto di chi tenesse l'arsenale nascosto. Vincenzo Romano era stato visto dai carabinieri di Seregno in compagnia di un calabrese, con frequentazioni nell'ambiente della criminalità organizzata che si era prontamente dileguato.
  L'arsenale è stato scoperto in un box in viale Sarca, a Seregno  

Per Romano il pubblico ministero aveva chiesto 3 anni, ma il gip Salvini - nella sentenza emessa con rito abbreviato - ha chiesto una condanna a 6 anni, perchè la detenzione di un arsenale “completo di munizioni e di una tanica di benzina” normalmente usata “per porre in essere azioni dimostrative ed estorsioni nei confronti ad esempio di esercizi pubblici”, deve essere ricollegata “ad un'attività di criminalità organizzata”.

Sembra quindi accertato che l'uomo avesse legami con la criminalità organizzata, per il giudice lo dimostra anche il fatto che Romano si sia “ostinatamente rifiutato di fornire qualsiasi indicazione” sulle persone per cui fungeva da custode.
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