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Le minacce

Busta con proiettili al presidente della comunità ebraica Meghnagi

La lettera recapitata all'abitazione dell'imprenditore. Aperta un'indagine dal pool antiterrorismo della procura di Milano

Il presidente della comunità ebraica di Milano Walker Meghnagi ha ricevuto una lettera anonima con due proiettili all'indirizzo di casa. Lunedì 16 maggio, trascorso qualche giorno, ha sporto denuncia alla questura di Milano. La lettera non conteneva nient'altro. La procura di Milano, con il capo dell'antiterrorismo Alberto Nobili, ha aperto un'indagine per minacce aggravate e detenzione illegale di munizioni, dispondendo gli accertamenti del caso, a partire dalla ricerca di Dna e impronte digitali.

Eletto a novembre 2021, Meghnagi è finito nell'occhio del ciclone per la lettera indirizzata a Fratelli d'Italia: il partito di Giorgia Meloni aveva organizzato una kermesse programmatica a Milano a cavallo tra aprile e maggio, e Ignazio La Russa, plenipotenziario milanese del partito, aveva letto la lettera del presidente della comunità ebraica in cui questi, salutando i presenti con "caro Ignazio, cara Giorgia", ringraziava per l'invito a partecipare come ospite aggiungendo di non poter essere presente per precedenti impegni fuori città. E sottolineava che "la destra italiana non ha mai mancato di schierarsi con Israele" oltre ad essere in prima fila "nella condanna dell'Olocausto e delle leggi razziali".

In seguito alla lettura della lettera, l'opposizione interna aveva chiesto un chiarimento nel "parlamentino" della comunità, che però non è mai arrivato: così, qualche giorno fa, tutti i consiglieri di opposizione si sono dimessi. Probabilmente si andrà ad elezioni anticipate. 

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