Minaccia di morte intera famiglia e gli lancia il martello
Poi sale sul tetto di un furgone di cui reclamava la proprietà: immobilizzato dai vigili del fuoco e dai carabinieri
Ci sono voluti perfino i vigili del fuoco per riportare alla calma un 46enne di Garlasco decisamente accecato dall'ira, qualche giorno fa. L'uomo aveva appena aggredito - davanti alla stazione dei carabinieri - tre persone con cui aveva un contenzioso riguardante un furgone ed era poi salito sul tetto del furgone stesso, danneggiandolo e continuando con le minacce. Gli stessi carabinieri hanno quindi chiamato i vigili del fuoco per immobilizzarlo.
Tutto è iniziato, come detto, intorno a un furgone, usato dal 46enne per lavorare nell'ambito dei trasporti fino a qualche mese fa, quando - poiché sottraeva merce che doveva trasportare - ha perso il lavoro lasciando il furgone alla sua ormai ex ditta. Riteneva però che il furgone fosse ormai di sua proprietà, poiché - secondo quanto da lui asserito - ne avrebbe già iniziato a pagare la cifra prevista per il riscatto.
Il 14 aprile si è quindi recato vicino a casa di un 39enne che usa il fatidico furgone per i trasporti e le consegne, e glielo ha rubato. Il 39enne ha fatto regolare denuncia ipotizzando che il responsabile fosse l'ex collega e i carabinieri lo hanno contattato, instaurando una trattativa telefonica che sembrava essersi conclusa nel migliore dei modi: poco dopo, infatti, il 46enne si è presentato alla stazione dei carabinieri e ha restituito il mezzo.
Tutto bene? Per niente. Perché il 46enne, subito dopo, ha chiamato la sorella del 39enne, minacciando di gambizzare e ammazzare tutta la famiglia.
Così il 39enne, la sorella e il loro padre si sono recati dai carabinieri per sporgere denuncia. Davanti al comando si era però appostato il 46enne che, vedendoli arrivare, ha lanciato contro di loro un grosso martello, sfiorando di pochi centimetri uno di loro. Poi si è messo a urlare minacce di morte e, notando il furgone ancora parcheggiato davanti al comando dei carabinieri, è salito sul tetto, continuando a inveire e prendendo a danneggiare il mezzo. Fino all'arrivo dei vigili del fuoco.