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Giovedì, 28 Marzo 2024
Le indagini

Minacce di morte a Di Maio, svolta nelle indagini

Le perquisizioni sono state eseguite nelle città di Milano, Vicenza e Udine

Luigi Di Maio è stato minacciato di morte anche da Milano. È quanto emerge dall'indagine avviata dal servizio polizia postale e coordinata dalla Procura di Roma. Sono stati individuati i presunti autori della pubblicazioni di messaggi minatori rivolti al ministro degli Esteri, grazie a un lavoro congiunto che ha visto impegnati anche gli operatori dei compartimenti polizia postale di Milano, Trieste e Venezia, insieme a personale delle Digos di Milano, Vicenza e Udine.

La casalinga milanese coinvolta nelle indagini

Tra i messaggi individuati contro il ministro, arrivati dopo alcune dichiarazioni di Di Maio sulla guerra russa in Ucraina, ci sono frasi come "Muori male, e magari per mano del popolo", "Sì dai, armateci e decideremo poi a chi vogliamo sparare", "Non ci sono parole per descrivere, vai solo buttato nel rusco". E ancora, all'interno di canali riservati Telegram e pagine social VK, la polizia postale ha individuato ulteriori messaggi minatori tra i quali, ad esempio, quello pubblicato all'interno di un canale di propaganda filo russa che recita: "Ma un cecchino…che ci ammazzi i 4 distruttori dell'Italia, non ce lo possiamo mandare?".

Le perquisizioni sono state eseguite nelle città di Milano, Vicenza e Udine e hanno permesso di riscontrare sui telefoni la presenza degli account anonimi utilizzati per l'inoltro dei messaggi oggetto delle indagini. In tutto sono tre le perquisizioni delegate a carico di internauti nei cui confronti sono stati riscontrati elementi indiziari tali da farli ritenere autori della pubblicazioni di messaggi minatori rivolti al ministro degli Esteri.

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