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Cronaca Via Giovanni Celoria

Minacce a ricercatori, studenti e laureati medicina: "Vogliamo pulire i muri"

La richiesta al rettore della Statale, che risponde dando il proprio "pieno appoggio"

Neolaureati e studenti di medicina della Statale si sono offerti come volontari per ripulire con il proverbiale "olio di gomito" le scritte e i volantini di minaccia che nei giorni scorsi alcuni animalisti hanno affisso in prossimità dell'ateneo, pubblicando nomi e dati personali di ricercatori che lavorano con gli animali.

Lo si legge in un'email che i ragazzi hanno mandato al rettore Gianluca Vago, nella quale chiedono il permesso di ripulire in prima persona "per controbilanciare la violenza dell'atto iniziale e disegnare un futuro diverso, migliore. Pulito".

"Siamo un gruppo di neolaureati e studenti in medicina dell'Università - scrivono i ragazzi - dopo le recenti scritte minatorie dirette ad alcuni nostri professori e ricercatori, ci siamo sentiti chiamati in causa e per questo vorremmo fare anche noi la nostra parte per evitare che gesti simili possano diventare fatti quotidiani".

"Vorremmo quindi chiederLe il permesso di pulire queste scritte - continuano - nel corso delle prossime due settimane, in prima persona, col cosiddetto olio di gomito e una mano di vernice. Scendere in campo personalmente ci sembra il modo più concreto e veritiero di dimostrare la nostra solidarietà nei confronti di chi, con il suo esempio, ci ha insegnato non solo nozioni scientifiche, ma un percorso di vita basato sull'importanza della ricerca. Sulla necessità di non fermarsi al primo ostacolo, ma di continuare a cercare ciò che va oltre e che, con perseveranza, porta a grandi scoperte. Genera vita, dà speranza. Nonostante questi atti sembrino ormai diventati all'ordine del giorno, nulla è perduto: di questo siamo profondamente convinti e vorremmo iniziare a disegnare quel futuro partendo dai muri di Città Studi".

La risposta del rettore non si è fatta attendere: "Posso aggiungere poco a quanto mi scrivete - scrive Vago - se non la profonda emozione nel leggere questa vostra mail, che da sola ripaga tutti noi, tutte quelle persone che hanno speso il loro tempo, la loro vita, il loro entusiasmo per portare, ciascuno, un frammento anche minimo di conoscenza, di aiuto; il meglio che le donne e gli uomini possano offrire di se stessi. Avete ora, e avrete sempre, tutto il mio appoggio. Prima ancora, tutto il mio ringraziamento, per quello che vale".

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