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Cronaca

Minacce dei no green pass al sindaco Sala: indaga la Procura

Unanime e bipartisan la solidarietà con il primo cittadino di Milano

Dopo la rivelazione dei messaggi di minaccia contro il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, gli investigatori della Digos e della polizia postale, coordinati dal capo del pool antiterrorismo milanese, il pm Alberto Nobili, hanno dato il via a un'informativa per aprire un'indagine. Le minacce sono comparse sul gruppo Telegram 'Basta dittatura!-proteste', nel quale sono iscritti oltre 8mila no vax e no green pass.

Messaggi di cui ha parlato lo stesso primo cittadino milanese in un video sulle sue pagine social, spiegando che "da alcune ore su Telegram si è scatenato il mondo dei no green pass, ci sono i miei numeri di telefono, la mia email, si parla di decapitazione".

In particolare, gli investigatori, anche in vista di un'informativa che porterà all'apertura di un fascicolo in Procura, stanno analizzando in queste ore i post più 'violenti' di una quarantina di persone. Tra l'altro, nella stessa chat 'Basta dittatura!-proteste' compaiono anche diversi messaggi contro il premier Mario Draghi e il ministro della Salute Roberto Speranza.

Solidarietà a Beppe Sala

Unanime e bipartisan la solidarietà con il primo cittadino di Milano. Di “Inaccettabili e preoccupanti” minacce parla il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana. “Al sindaco va la mia solidarietà per queste azioni inqualificabili: avendo vissuto e subito per mesi lo stesso ‘trattamento’, so bene di cosa stiamo parlando” ha continuato Fontana, concludendo “quindi ancora di più gli sono vicino personalmente e istituzionalmente”.

“Una sola parola: vergogna. Chi fa delle minacce o delle intimidazioni il proprio metodo può solo essere condannato in qualsiasi società civile e democratica degna di questi aggettivi. Le Istituzioni non si toccano, soprattutto quando tutti insieme stiamo cercando di uscire da una terribile pandemia che ha fatto tantissimi morti. Ora più che mai serve una presa di posizione forte e chiara da ogni forza politica. Da Milano, capitale morale del Paese, giunga il monito più fermo. Massima solidarietà al sindaco, Giuseppe Sala”, ha affermato in una nota, il consigliere comunale di ed ex candidato sindaco del centrodestra, Luca Bernardo.

“Solidarietà a Beppe Sala preso di mira nelle chat di Telegram dai no green pass. Episodi come questi ci dicono, anche, quanto sia pericolosa la disinformazione fatta da alcuna stampa. Esprimiamo al sindaco piena vicinanza per quanto accaduto e una ferma condanna rispetto a questi metodi. Nessuno spazio per chi usa e diffonde violenza. Noi andiamo avanti a difendere green pass e vaccinazioni e siamo certi che Sala non si lascerà intimidire”. A scriverlo sulla sua pagina Facebook la segretaria metropolitana di Milano del Pd, Silvia Roggiani.

Vicine al sindaco anche la Camera di commercio e Confcommercio Milano. “Esprimiamo tutta la nostra solidarietà e quella del mondo imprenditoriale al sindaco Sala per le gravissime minacce ricevute. Minacce che -  ha scritto il presidente della Camera di commercio e di Confcommercio Milano, Carlo Sangalli - rivelano una degenerazione molto preoccupante delle problematiche relative all’utilizzo del green pass. Uno strumento grazie al quale sta ripartendo la vita civile ed economica del nostro Paese e di Milano. Ovviamente è più che legittimo il dissenso che però non può mai tradursi in espressioni ed azioni violente, compresa la paralisi delle città per manifestazioni non autorizzate”.

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