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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Minestrone alla marijuana: mamma e bambini di quattro e sei anni intossicati a Milano

Il risultato degli esami tossicologici dei medici dell'ospedale parlano di intossicazione da Thc

Si sentono male dopo aver mangiato il minestrone di carne e verdure. Nausea, crampi, vomito e giramenti di testa. In ospedale finiscono la madre e i due bambini piccoli di 4 e 6 anni, sabato pomeriggio. Il risultato degli esami tossicologici dei medici dell'ospedale San Paolo parlano di "intossicazione da Thc", il principio attivo della cannabis, responsabile degli effetti psicotropi di hashish e marijuana. 

Si tratta del terzo caso di minori intossicati in pochissimo tempo. La storia finisce subito sui tavoli della questura e del Tribunale per i minorenni. 

La famiglia, originaria dello Sri Lanka, vive in centro e da un paio di mesi ospita un amico connazionale. Tutti in regola; nessun precedente. Raccontano quello che è successo quel giorno al Corsera: «In camera mia è arrivato il figlio maggiore, barcollava, stava male, non capivo cosa avesse. È iperattivo, si muoveva in modo sconnesso, ho pensato che avesse fatto indigestione perché aveva mangiato troppo velocemente — racconta la madre —. Poi però ha iniziato a stare male anche il piccolo, e anche io».

Poi la corsa in ospedale. Ora il procuratore capo Ciro Cascone e il pm Michela Bordieri hanno disposto accertamenti per la tutela dei minori, si cerca di capire come la droga è finita in casa e nella zuppa. Dalle perquisizioni in casa non è emerso nulla. Resta l'allarme lanciato proprio dalla Procura qualche giorno fa: «Il consumo di droga in casa è sdoganato. Così c'è il rischio che i bambini possano ingerire sostanze inavvertitamente, con esiti potenzialmente molto gravi».

Lo scorso 11 settembre una bimba di diciassette mesi era stata ricoverata in coma all'ospedale di Legnano proprio per la presenza di droghe nel suo corpo. Al momento dell'arrivo al pronto soccorso, i genitori - poi "allontanati" - avevano raccontato che la figlia aveva raccolto e ingerito, senza che loro se ne accorgessero, dell'hashish in un giardinetto di San Vittore Olona. Le indagini e gli esami tossicologici avevano invece evidenziato come la piccola fosse stata esposta "continuativamente a Thc, oppiacei, anfetamina, mdma e ketamina" da marzo a settembre. La bambina, dopo un ricovero d'urgenza, si era ripresa ed era uscita dall'ospedale dopo qualche giorno. 

Così come fortunatamente è fuori pericolo di vita anche il bimbo di venti mesi finito sabato scorso al Buzzi in prognosi riservata. Il bambino, hanno raccontato i genitori, avrebbe ingerito un pezzo di hashish preso a terra in un giardinetto di Sesto San Giovanni e poi, una volta a casa, sarebbe collassato. Gli agenti, allertati dallo stesso ospedale, hanno eseguito i primi controlli sui genitori: la mamma

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