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Cronaca

Condannato a tre anni e otto mesi di carcere Mirko Rosa, titolare di "Mirko Oro": le accuse

L'inchiesta, coordinata dal pubblico ministero Nadia Alessandra Calcaterra, per vari reati tra cui associazione a delinquere finalizzata alla frode fiscale, riciclaggio, falso documentale e ricettazione

Tre anni e otto mesi di reclusione, in rito abbreviato: è la condanna per Mirko Rosa, ex re dell'oro a capo della catena di negozi 'Mirko Oro'. Giovedì è arrivata la sentenza del Tribunale di Busto Arsizio (video: quando Mirko Rosa insulta la polizia a bordo di una Ferrari).

Era stato arrestato nel 2015 a seguito da un'inchiesta della guardia di finanza denominata "Goldfinger". Il suo arresto aveva fatto notizia per via del personaggio, molto noto alla cronaca locale per le sue pubblicità in cui i protagonisti erano istituzioni e religiose, sia per le “ricompense” promesse a coloro che avessero fornito elementi utili per l’individuazione dei responsabili dell’assassinio di Yara Gambirasio e della titolare di una gioielleria di Saronno uccisa all’interno del proprio esercizio. (leggi: chi è Mirko Oro).

L'inchiesta, coordinata dal pubblico ministero Nadia Alessandra Calcaterra, per vari reati tra cui associazione a delinquere finalizzata alla frode fiscale, riciclaggio, falso documentale e ricettazione. Insieme a lui sono stati condannati suo padre Osvaldo Rosa ad un anno, il suo socio Giacomo De Luca a cinque anni e quattro mesi, Andrea Fisichella a tre anni e due mesi e Giovanna Papagna ad un anno e due mesi.

L’imprenditore era stato sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno della durata di due anni, in quanto era stato arrestato in flagranza, per reati di maltrattamenti in famiglia e di violenza commessi nei confronti della propria convivente.

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