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Cronaca

Modella inglese: il rapitore condannato a oltre 16 anni di carcere

In attesa di estradizione il fratello

E' stato condannato a 16 anni e 9 mesi di reclusione (un mese in più di quanto chiesto dal pm Paolo Storari) Lucasz Herba, che nel mese di luglio del 2017 rapì a Milano la modella inglese Chloe Ayling e la tenne rinchiusa prima in un appartamento meneghino e poi in una baita del Torinese fino a liberarla consegnandola al consolato britannico di Milano. 

Il polacco, a pena espiata, dovrà essere espulso ed è stato condannato anche a risarcire la modella in sede civile, con una provvisionale di 60 mila euro. Le motivazioni della sentenza della Corte d'Assise, presieduta da Ilio Mannucci Pacini, saranno pubblicate entro 90 giorni. 

Video: la modella in lacrime nei luoghi del rapimento

Il pm aveva chiesto che all'imputato fosse riconosciuta l'attenuante della lievità del fatto. Stando alle indagini, Lucasz Herba sarebbe stato un millantatore desideroso di accreditarsi come criminale nel dark web. Nelle comunicazioni per chiedere al manager e alla famiglia di Chloe il riscatto ha minacciato di rivendere la giovane a scopo sessuale e ha chiesto prima 300 mila euro, poi 50 mila euro.

Lievità del fatto

Per il pm, la lievità va cercata nel fatto che è stato lo stesso rapitore a riconsegnare la ragazza; ma anche nel fatto che Herba soffrirebbe di un disturbo narcisistico della personalità, pure non accertato perché non è stata compiuta una perizia psichiatrica. Ma il pubblico ministero aveva comunque ricordato che la ragazza avrebbe potuto essere allergica alla ketamina, sostanza con cui venne addormentata, e avrebbe potuto perdere la vita per questo.

Sequestro modella inglese: un altro arresto

Sempre per il rapimento di Chloe è stato arrestato nel Regno Unito anche Michal Herba, fratello di Lucasz, in attesa di essere estradato in Italia. Il rapitore però ha cercato di smentire che si sia trattato di un vero rapimento: ha affermato, invece, che Chloe era consenziente e consapevole del "piano", architettato perché la ragazza voleva un po' di pubblicità.:"Non ne sapeva niente ma quando le ho illustrato il piano era d'accordo".

Chloe dopo la sentenza

La modella, dopo la sentenza, ha ringraziato i giudici, gli investigatori della polizia e il pm e ha dichiarato: "Ora voglio stare con la mia famiglia". Il suo legale, Francesco Pesce, ha fatto sapere che Chloe Ayling sta valutando azioni legali per chiedere risarcimenti verso tutti coloro che hanno "gettato fango e ombre" su di lei, in particolare in madrepatria dove erano apparse, su alcuni giornali, ricostruzioni sulla presunta complicità della stessa vittima nell'organizzare un finto rapimento.

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