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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

"Feci innamorare il mio sequestratore per salvarmi". Parla la modella rapita a Milano

L'intervista alla Bbc di Chloe Ayling: "Capii che gli piacevo e sfruttai la cosa a mio vantaggio, pensavo solo a salvarmi"

"Quando ho capito che stavo iniziando a piacergli, ho pensato di trarne vantaggio". A parlare, in una intervista alla Bbc, è Chloe Ayling, la modella inglese rapita a Milano nel mese di luglio 2017 (il rapimento terminò proprio il 17) dal polacco Lukasz Herba, recentemente condannato in primo grado a 16 anni e 9 mesi, con la complicità del fratello di lui, Michal, che si era occupato di procurare l'automobile per portare Chloe.

Video - La modella nei luoghi del rapimento

La ragazza venne attirata nella trappola facendole credere di realizzare un servizio fotografico a Milano, in un locale che il rapitore aveva affittato apposta. Chloe venne portata in una baita a Lemie, in provincia di Torino, e minacciata di essere messa in vendita online, nel "dark web", come schiava sessuale, a meno di un pagamento di 300 mila euro di riscatto.

Il rapimento terminò con il polacco che accompagnò la giovane a Milano al consolato inglese. Trovando le forze dell'ordine, che lo arrestarono. Lui raccontò che i due erano d'accordo per far acquisire popolarità a lei, ma l'evidenza e anche il racconto della giovane non combaciavano, sebbene alcune telecamere di sorveglianza avessero ritratto i due in atteggiamento amichevole in un bar e in un negozio.

Ora la verità di Chloe fa luce anche su queste apparenti incongruenze. La modella racconta alla Bbc di avere sostanzialmente "fatto innamorare" il suo rapitore dopo avere intravisto questa possibilità, per salvarsi. O meglio, gli fece capire che, in futuro, sarebbe potuto accadere. D'altra parte Herba aveva iniziato a seguire la modella su Facebook due anni prima. Il che è compatibile con una sorta di "innamoramento".

Sequestro modella inglese: un altro arresto

Chloe racconta dunque alla Bbc di avere assecondato il desiderio del polacco per salvarsi. Cosa che, in effetti, alla fine è avvenuta puntualmente. Quello che già si sapeva è che l'uomo, ad un certo punto, si intenerì per il fatto che l'inglese aveva una bambina di due anni. La modella è stata molto criticata nel suo Paese dopo la felice conclusione del suo rapimento: non pochi britannici non hanno creduto alla sua sincerità. L'intervista alla Bbc le serve quindi anche, indubbiamente, per riconquistare credibilità e fiducia presso i suoi connazionali.

Se Lukasz, assicurato alla giustizia nel momento della liberazione della ragazza, è stato già condannato in primo grado, il fratello Michal è stato arrestato in Inghilterra quasi un anno fa ed estradato da poco in Italia: per lui, il 9 agosto, si terrà l'udienza preliminare.

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