Molestie sessuali sulla sorella: 20enne condannato a 4 anni
Dovrà scontare una pena di 4 anni e 4 mesi un ragazzo di 20 anni accusato di aver molestato la sorella 15enne insieme al padre. La ragazza si era confidata con una suora, dando il via alle indagini. Rinviati a giudizio con le stesse accuse i genitori. La famiglia vive in situazione di degrado in una casa popolare. I dettagli
I fatti risalgono ai primi mesi del 2009 e in luglio, fratello e padre della vittima erano finiti in manette con l'accusa di molestie sessuali. Oggi il Gup di Milano, Vincenzo Tutinelli, ha condannato il fratello della ragazza a 4 anni e 4 mesi di carcere. Rinviati a giudizio, sempre per lo stesso reato, i genitori: il processo è in corso davanti alla nona sezione penale del Tribunale di Milano. La prossima udienza è fissata per il 2 marzo.
A fare partire le indagini era stata la denuncia di una suora che aveva raccolto la testimonianza della vittima. La ragazzina di 15 anni subiva molestie da parte del padre e soprattutto del fratello, che la palpeggiavano masturbandosi davanti a lei. La giovane è stata affidata ai servizi sociali quando, in luglio, è scattato l'arresto. Colpevole anche la madre: sapeva ma non sarebbe intervenuta e quindi è stata imputata per omessa denuncia.
Fortissima la condizione di degrado nel quale viveva la famiglia, occupante di uno degli alloggi popolari dell'hinterland milanese. Sembra fossero addirittura semi-analfabeti. La sentenza di questa mattina, nei confronti del ragazzo 20enne, è stata emessa con rito abbreviato.
La madre dovrà rispondere di omessa denuncia |
A fare partire le indagini era stata la denuncia di una suora che aveva raccolto la testimonianza della vittima. La ragazzina di 15 anni subiva molestie da parte del padre e soprattutto del fratello, che la palpeggiavano masturbandosi davanti a lei. La giovane è stata affidata ai servizi sociali quando, in luglio, è scattato l'arresto. Colpevole anche la madre: sapeva ma non sarebbe intervenuta e quindi è stata imputata per omessa denuncia.
Fortissima la condizione di degrado nel quale viveva la famiglia, occupante di uno degli alloggi popolari dell'hinterland milanese. Sembra fossero addirittura semi-analfabeti. La sentenza di questa mattina, nei confronti del ragazzo 20enne, è stata emessa con rito abbreviato.