«Dolce amico mio, timido compagno: ripartiamo da te»
Bergamo saluta Piermario Morosini, morto a 25 anni su un campo da calcio: chiesa gremita, dolore e commozione fortissimi. Sulla bara, le sciarpe delle sue squadre
"Dolce amico mio, timido compagno mio, ripartiamo da te": è iniziata con queste parole l'omelia di don Luciano Manenti dedicata a Piermario Morosini, morto a soli 25 anni su un campo di calcio durante Pescara-Livorno. Chiesa gremita fin dalle prime luci dell'alba, con migliaia di persone a guardare la cerimonia da fuori, attraverso un maxi schermo.
Don Luciano, nella chiesa di Bergamo (città natale del calciatore) ha ricordato che Morosini è "venuto dalla terra e noi siamo uomini di terra qui".
A Morosini bisogna solo dire grazie, ha aggiunto, "ma saresti tu il primo a dirci che questo grazie va girato alla gente che ti ha cresciuto e quindi alla tua mamma e al tuo papà. Senza di loro tu non saresti tu e noi non saremmo noi".