E’ morta la madre di "Fatima", la milanese che combatte per l’Isis
Assunta Buonofiglio, sessant’anni, è morta nella notte tra lunedì e martedì. Era stata operata a causa di un’occlusione intestinale. Poche ore prima del dramma il gip aveva accettato la sua richiesta di arresti domiciliari
Se n’è andata proprio quando il giudice le aveva concesso la libertà. Il suo cuore ha smesso di battere nello stesso giorno in cui lei avrebbe potuto tornare a casa.
Assunta Buonfiglio, la madre della presunta jihadista italiana Maria Giulia “Fatima” Sergio, è morta la scorsa notte all'ospedale di Vigevano. La donna, arrestata insieme al marito lo scorso primo luglio in un'indagine del pool antiterrorismo di Milano, aveva saputo proprio lunedì della sua scarcerazione da parte del gip, mentre si trovava ricoverata da qualche giorno in ospedale a seguito di un intervento chirurgico.
Evidentemente, dopo l’operazione, necessaria per un’occlusione intestinale, sono sopraggiunte delle complicazioni che hanno portato al decesso della sessantenne.
Marito e moglie, che vivono a Inzago, sono accusati di avere cercato di organizzare un viaggio con finalità terroristiche. La loro figlia, Maria Giulia, è in Siria da settembre 2014 insieme al marito Aldo Kobuzi e ai suoceri.
La Digos aveva intercettato varie conversazioni via Skype tra la ragazza e i genitori: lei aveva cercato per mesi di convincere il padre, la madre e la sorella Marianna a raggiungerla nei territori controllati dall'Isis e alla fine ce l’aveva fatta. I tre, quando sono stati arrestati, stavano per partire.