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Cronaca Porta Romana / Via della Commenda, 12

Claudia, la donna morta a 36 anni insieme ai suoi due gemelli all'ospedale Mangiagalli

La vittima, una manager in campo assicurativo, è morta giovedì alla clinica Mangiagalli. Per restare incinta aveva fatto ricorso alla procreazione assistita. E' stata aperta un'inchiesta

Per quei due piccoli aveva combattuto e fatto il possibile. Per coronare il sogno di diventare mamma si era affidata alla procreazione assistita e sembrava avercela fatta. Aveva difeso i suoi due bimbi non ancora nati con ogni forza, tanto da rivolgersi a diversi ospedali ad ogni minima sensazione “sbagliata”. Ma a Claudia, valtellinese di trentasei anni e milanese di adozione, non è bastato neanche questo. 

La sua vita e quella dei due gemellini che portava in grembo, giunti alla ventiquattresima settimana di gestazione, si è spenta giovedì in un letto d’ospedale della clinica Mangiagalli di Milano, vanto ed eccellenza non solo lombardi della medicina neonatale. Verso le due di pomeriggio, Claudia, manager di successo nel campo assicurativo, ha iniziato a stare male. I medici hanno tentato un cesareo d’urgenza per salvare almeno i due gemellini, ma non ci sono riusciti. Cosa sia successo lo stabilirà un’inchiesta già aperta dalla procura di Milano dopo l’esposto del padre della vittima: sembra, ma è solo un’ipotesi, che Claudia avesse avuto una minaccia di parto prematuro che l’aveva spinta a recarsi all’ospedale di via della Commenda, dove avrebbe avuto un’emorragia.  

Ciò che è certo, invece, è che la trentaseienne era stata visitata nell’ultimo periodo in più di una struttura. Nei giorni scorsi si era rivolta al San Raffaele, prima ancora era stata al pronto soccorso dell’ospedale di Busto Arsizio e da entrambi i nosocomi era stata dimessa. Quindi, il suo girovagare era finito alla Mangiagalli, dove la situazione è precipitata. 

"Siamo tutti vicini alla famiglia in questo momento di gravissima perdita, così come siamo accanto alla nostra squadra di esperti per dare loro tutto il nostro appoggio - si legge in una nota del Policlinico di Milano -. Abbiamo piena fiducia nell'operato dei nostri medici e delle nostre ostetriche, che hanno reso il nostro ospedale uno dei migliori e più sicuri punti nascita d'Italia".

E’ la stessa clinica Mangiagalli, poi, ad assicurare di aver "immediatamente avviato un'indagine interna per ricostruire ogni dettaglio della vicenda. I nostri operatori - evidenzia l’ospedale - hanno sin da subito dato la loro piena collaborazione alla magistratura per tutti i rilievi del caso”. 

La procura di Milano ha già disposto il sequestro di tutte le cartelle cliniche e l’autopsia sul corpo di Claudia. 

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