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Cronaca

È morta Monica Sala, la giovane volontaria dal cuore d’oro uccisa dalla malaria in Africa

Da anni la trentunenne milanese viveva in Africa per aiutare i bambini meno fortunati

“Il vostro sorriso - scriveva il 9 luglio scorso sul suo profilo Facebook - è la ragione per cui io sono viva”. E per quel sorriso, per dare qualcosa a chi dalla vita ha avuto meno di lei, Monica - trentunenne di Santo Stefano Ticino - ha deciso di sacrificare la sua di vita, letteralmente. 

È morta a trentuno anni, in Sierra Leone - dove si era trasferita ormai tanto tempo fa -, Monica Sala, volontaria milanese responsabile della onlus “Arcobaleno Monica”, che si occupa di portare cibo e aiuti nell’Africa più povera. 

A uccidere la giovane è stata la malaria, probabilmente contratta a fine luglio scorso. Il 3 settembre, Monica ha dovuto arrendersi e non c’è stato più nulla da fare. 

Fino all’ultimo, però, è rimasta in Africa. Non ha voluto lasciare quel posto che per lei era una seconda casa.

"La voglia di dedicarsi completamente al prossimo l’ha maturata fin dai 18 anni – ha raccontato il fratello Samuele a Il Giorno –. Si è iscritta alla facoltà di Relazioni Internazionali per laurearsi nel mese di dicembre del 2008 cominciando a lavorare alla Casa Colombo, una casa di accoglienza a Milano". 

Quindi, dopo una seconda laurea in Scienze infermieristiche a luglio del 2015 era arrivata la proposta da tempo sognata: un’offerta di trasferimento in Mali per lavorare al dispensario “Donna bambino”. Dopo qualche problema, però, Monica era tornata nella sua Sierra Leone, dove purtroppo ha trovato la morte. 

“La mensa Arcobaleno di Monica - raccontava lei stessa sulla pagina Facebook del progetto - resta sempre al fianco di chi ha bisogno e ricerca sempre i più bisognosi tra i bisognosi. È una mensa, un progetto in continua evoluzione al fine di trovare la soluzione per poter sfamare sempre più bambini possibile. Lavoriamo continuamente al fine di raggiungere tale obiettivo e siamo certi che lo raggiungeremo. Ho grandi progetti per i miei bambini e li realizzerò tutti”. 

E proprio con quei bambini, sempre sorridenti, riempiva il suo “diario” social, chiamandoli affettuosamente “my chocolate Angels”. 

Il corpo di Monica tornerà in Italia venerdì prossimo e sabato nella parrocchia di Santo Stefano si terranno i funerali. 

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