Stilista trovata impiccata: cosa dice la nuova perizia
La difesa, con i legali Andrea Belotti e Veronica Rasoli, ha sempre sostenuto che quelle immagini, già agli atti con una consulenza depositata, non mostrano alcun elemento decisivo
Non è un'ombra di una sagoma umana ma un "artefatto da compressione" la macchia che appare nel filmato di una telecamere di sorveglianza che la notte del 31 maggio 2016 ha ripreso una zona di piazza Napoli, nei pressi dell'albero in cui è stata trovata impiccata la stilista Carlotta Benusiglio. È l'esito della perizia disposta dal gup di Milano Raffaella Mascarino nel processo in abbreviato in cui Marco Venturi, allora fidanzato della stilista, è imputato per omicidio. Per i legali della famiglia Benusiglio l'ombra sarebbe stata tra le prove della responsabilità di Venturi mentre per la difesa solamente un artefatto senza peso.
La difesa, con i legali Andrea Belotti e Veronica Rasoli, ha sempre sostenuto che quelle immagini, già agli atti con una consulenza depositata, non mostrano alcun elemento decisivo, nemmeno per la polizia scientifica. Per la difesa quelle immagini della telecamera di sorveglianza mostrano solo un "artefatto dovuto alla procedura con cui si è andati ad analizzare le riprese". "Siamo tranquilli, perché per noi, in adesione con ciò che ha già rilevato la polizia scientifica, non si vede alcuna sagoma umana in quelle immagini", aveva spiegato l'avvocato Rasoli, che difende Marco Venturi. "Se il giudice ha questo scrupolo, ritenendolo un aspetto meno indagato, aspetteremo questo accertamento, che si farà a breve", aveva spiegato ancora il legale.
In un procedimento che si trascina da quasi sei anni, le contestazioni a carico di Venturi, fidanzato di Carlotta Benusiglio, sono state portate avanti in un'indagine in cui il 45enne è passato da persona informata sui fatti, con il fascicolo in via di archiviazione, a indagato per istigazione al suicidio, fino all'accusa di aver assassinato la fidanzata. Lo scorso 19 novembre, il pm Francesca Crupi ha chiesto una condanna a trenta anni per il 45enne accusato di omicidio volontario, ma anche di episodi di stalking e lesioni, tra il 2014 e il 2016, sull'allora compagna. Sul caso, riaperto oggi con la perizia, pesano anche tre provvedimenti con cui è stata respinta la richiesta d'arresto per Venturi e una perizia medico legale che stabilì che si sarebbe trattato di suicidio.