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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Morti sul lavoro: dieci vittime al mese in Lombardia, cifre da 'record' anche a Milano

Poco più di dieci morti sul lavoro al mese in Lombardia. E' la tragica cifra che colloca la Regione in testa nella graduatoria nazionale per numero di morti bianche.

Poco più di dieci morti sul lavoro al mese in Lombardia. E' la tragica cifra che colloca la Regione in testa nella graduatoria nazionale per numero di morti bianche. Da gennaio a dicembre 2015 sono centoventiquattro le vittime del lavoro rilevate in Lombardia (su un totale di ottocentosettantotto registrate complessivamente in Italia). E l’incremento rispetto al 2014 è drammatico: più quarantaquattro per cento. 

Cifra che, purtroppo, si aggrava e sale a centosessantacinque vittime in Lombardia, contando anche i decessi avvenuti in itinere (millecentosettantadue il totale delle morti in Italia compresi gli infortuni mortali in itinere).

E’ questo il risultato dell’ultima indagine condotta dall’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro Vega Engineering di Mestre sulla base di dati Inail, nella quale è ancora una volta la provincia di Milano a far rilevare il dato peggiore della regione con quarantacinque vittime rilevate da gennaio a dicembre (dieci delle quali registrate in itinere).

La città meneghina è seguita da Brescia con trenta morti bianche delle quali nove in itinere, Varese con quindici morti, cinque delle quali in itinere, Bergamo con quattordici vittime, sei delle quali in itinere, Pavia con undici morti, di cui tre in itinere, Mantova con dieci vittime, tra le quali due in itinere, Cremona con nove morti, di cui tre in itinere, Lodi con otto vittime, Monza Brianza con sette vittime, uno itinere, Sondrio con sette e Como con sei.

Purtroppo anche nella graduatoria nazionale che definisce il numero di vittime in “occasione di lavoro” - escludendo quindi i decessi in itinere – il capoluogo lombardo è secondo con le sue trentacinque vittime solo a Roma che ne conta quarantasette.

La fascia d’età più colpita dal fenomeno delle morti bianche in Lombardia è quella dei cinquantenni, cinquantuno vittime, dei quarantenni (quarantotto) e dei sessantenni (ventiquattro). Parlando, invece, di settori economici maggiormente al centro della cronaca quando si parla di infortuni mortali, a guidare la classifica è quello delle attività manifatturiere (trentuno). Seguono: trasporti e magazzinaggi (ventisette); costruzioni (venticinque); commercio ingrosso e dettaglio (sette).

Un’indagine molto accurata quella elaborata dall’Osservatorio Vega Engineering in cui emergono altri dati significativi come quello relativo al numero di decessi di donne lavoratrici. Si scopre così che da gennaio a dicembre in Lombardia hanno perso la vita dieci donne. Mentre gli stranieri deceduti sono stati ventinove. Unico dato positivo per la regione nel 2015 riguarda l’incidenza di mortalità rispetto alla popolazione lavorativa. Perché la Lombardia con un indice di 28,8 rimane ben al di sotto della media nazionale di 39,2.

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