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Mafia

Il boss mafioso Bevilacqua morto al San Paolo di Milano

Era al 41bis fino a due mesi fa, quando per problemi di salute gli è stata accordata la detenzione in ospedale

È morto all'ospedale San Paolo di Milano, dov'era ricoverato in detenzione da circa due mesi, il boss mafioso di Enna Raffaele Bevilacqua. Quasi 74enne, ex avvocato e politico della Democrazia Cristiana, era in carcere al 41bis dal 2020 fino al recente ricovero, dopo esserci già stato fino al 2018. Il decesso è stato causato da un'infezione in conseguenza di patologie cardio-respiratorie.

Ex consigliere provinciale della Dc, legato a Salvo Lima, nel 1991 aveva anche tentato di farsi eleggere all'assemblea regionale siciliana. Secondo gli inquirenti sarebbe stato posto a capo della mafia di Enna per diretta investitura di Bernardo Provenzano. Fu arrestato per la prima volta a novembre del 1992 (operazione Leopardo 1) e condannato, nel 2004, come mandante di un delitto. Nel 2018 gli fu dato il permesso per un intervento chirurgico a Catania e per i successivi domiciliari nella stessa città, ma i carabinieri del Ros accertarono che Bevilacqua stava continuando a intrattenere rapporti diretti con alcuni boss della sua cosca.

La successiva operazione Ultra, a luglio 2020, lo riportò in carcere, ancora in regime di 41bis. Due mesi fa il giudice di sorveglianza di Milano accordò il trasferimento in ospedale.

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