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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Fiera / Via Marghera

Bancario litiga con un clochard per 5 euro e lo colpisce: l'uomo cade, batte la testa e muore

La lite a febbraio in via Marghera. Il clochard è morto mercoledì dopo tre mesi di coma

Dopo tre mesi il suo cuore ha smesso di battere. Nonostante il miracolo dei medici, che erano riusciti a far ripartire il suo cuore, non si era mai ripreso ed era rimasto in un profondo stato di coma. E mercoledì sera, in quell'ospedale dal quale non era mai uscito, si sono spente anche le ultime speranze. 

È morto il clochard di sessantuno anni - Maurizio Mezan, milanese - ricoverato in gravi condizioni nel reparto di terapia intensiva del San Carlo dallo scorso 13 febbraio. Quel giorno, all'una in punto, la vittima aveva discusso con un uomo di quarantanove anni - un cittadino italiano, dipendente di una banca e incensurato - in via Marghera, a due passi da un bar.

Stando a quanto raccontato dallo stesso bancario - la sua versione è poi stata confermata da un testimone -, il  49enne aveva visto l'uomo rovistare in un cestino e gli si era avvicinato per dargli cinque euro. In quel momento, però, senza un apparente motivo, il 61enne avrebbe sferrato un pugno in faccia al professionista, che a sua volta lo avrebbe colpito facendolo cadere al suolo. La vittima - assistita dall'aggressore fino all'arrivo dei soccorsi - era stata trasportata in arresto cardiaco al San Carlo, dove i medici gli avevano diagnosticato anche un grave trauma cranico dovuto all'urto con l'asfalto.

Rianimato e ricoverato nel reparto di terapia intensiva, il clochard non si è mai più svegliato e mercoledì sera i dottori ne hanno constatato il decesso. 

Il bancario, ascoltato dai carabinieri subito dopo il dramma, era stato denunciato per lesioni gravissime, ma è probabile che adesso il reato venga riformulato in omicidio preterintenzionale. 

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