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Cronaca San Giuliano Milanese / Via Lario

'Ruba' un furgone, ammazza un ciclista e fugge: era appena uscito dal carcere per lavorare

La tragedia a San Giuliano. Alla guida del furgone Vasco Dall'Osto, 25enne arrestato nel 2019 dopo aver quasi ammazzato un pusher che gli aveva venduto carta al posto della cocaina. Lunedì era al suo primo giorno di lavoro esterno dal carcere di Bollate

Era uscito dal carcere di Bollate poche ore prima, per la prima volta da anni. Una giornata di libertà per lavorare, prima di tornare in cella per la notte. In quella stessa giornata, però, lui - 25 anni, italiano, numerosi precedenti alle spalle - ha seminato il panico tra le strade di San Giuliano Milanese. Ha ammazzato un ciclista - il 78enne Renato Borsotti, residente in paese - e ha tentato una disperata fuga, inutile. È finita di nuovo con le manette la giornata di Vasco Dall'Osto, già arrestato nel 2019 dopo aver quasi ucciso un pusher che gli aveva venduto carta sbriciolata al posto della cocaina. Quella sera, una sera di ottobre del 2019, il 25enne si era accorto della truffa ed era tornato indietro, in corso Como, a farsi giustizia da solo: così aveva spinto lo spacciatore, un 20enne gambiano, giù dalla rampa di un parcheggio e per poco non lo aveva ammazzato. 

I poliziotti della squadra mobile lo avevano fermato pochi giorni più tardi, arrivando a lui grazie a un video che aveva ripreso parte del suo folle raid. Per lui si erano aperte le porte del carcere, le stesse che si sono riaperte lunedì mattina, quando lui e un altro detenuto hanno raggiunto la frazione di Sesto Ulteriano per lavorare. Nel pomeriggio, probabilmente alterato dall'alcol, il 25enne avrebbe però iniziato a discutere con i colleghi per poi aggredire anche i titolari di una vicina officina e rapinare del cellulare un cliente che si trovava nel "locale".

In un attimo, stando a quanto finora ricostruito, la situazione è degenerata. L'uomo - che non ha la patente perché gli è stata sospesa - è salito a bordo di un Iveco Daily della coop e ha iniziato a girare senza meta per la città. Arrivato in via Lario, dopo circa un chilometro, all'ingresso della cava del Tecchione, sulla sua strada ha trovato il 78enne in bici. L'impatto è stato devastante: l'anziano ciclista è stato centrato in pieno e trascinato per una cinquantina di metri. Per lui non c'è stato nulla da fare: i soccorritori del 118 arrivati sul posto non hanno potuto far altro che constatarne il decesso. La corsa di Vasco, però, non si è fermata lì. Ancora alla guida del mezzo "rubato", ha percorso una stradina perimetrale della cava, probabilmente alla ricerca di una via d'uscita. Il mezzo è rimasto bloccato nel fango e il 25enne a quel punto si è spogliato e si è lanciato in un laghetto. 

Gli agenti della polizia locale, guidati dal comandante Fabio Allais, sono riusciti a convincerlo a uscire da lì soltanto dopo quasi un'ora di trattativa. Completamente fuori di sé, l'uomo è stato accompagnato al pronto soccorso del San Paolo di Milano e poi arrestato con l'accusa di omicidio stradale. Nel suo curriculum ci sono già precedenti per reati contro la persona, contro il patrimonio, per guida in stato di ebrezza, per rapina e proprio per tentato omicidio. 

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