rotate-mobile
Cronaca Musocco / Via Sapri

Morto Italo Siena, medico e fondatore del Naga

Fondò nel 1987 l'associazione che si occupa di assistenza sanitaria agli immigrati, anche irregolari

Italo Siena, medico e fondatore del Naga nel 1987, è morto domenica 11 ottobre. Lo rende noto la stessa associazione, che si occupa di assistenza (sanitaria e non) degli stranieri, anche irregolari. I funerali si celebreranno martedì 13 ottobre con rito laico in via Sapri 77, alle 14.15.

Per i primi tempi, l'assistenza ai malati venne effettuata direttamente nello studio medico di Siena: poi la sede di viale Bligny e le nuove attività come il Naga-Har, centro di accoglienza per rifugiati, richiedenti asilo e vittime di tortura.

"Italo Siena ci ha lasciati oggi con sommessa, silenziosa discrezione, in controtendenza rispetto alla sua vita, giocata sempre all’avanguardia, audace esploratore di nuovi sentieri, di nuove piste, nell’intrico spesso impervio e pungente della realtà sociale - scrivono in un ricordo i membri dell'associazione -. La sua visione della politica passava sempre attraverso il fuoco limpidissimo dei bisogni degli ultimi, dei senza voce, dei senza diritti: a partire da quella sera d'inverno di moltissimi anni fa in cui, alla vista di un immigrato, certamente bisognoso letteralmente di tutto, si formò nella sua mente, empatica e preveggente, il grande, audace progetto di fondare una associazione dedicata esclusivamente alle “vite di scarto”, quelle “nude vite” dalle quali la “gente perbene” distoglie lo sguardo".

"E così, nel 1987, fu creato il Naga, l’associazione dedicata appunto a questa platea di esseri umani carichi di bisogni ma inascoltati, in quanto invisibili. Prima di questo importante atto fondativo, in grado di modificare almeno in parte il profilo etico-morale di una città arcigna come Milano, l’accoglienza dei migranti fu organizzata per qualche tempo in modo assai creativo, aprendo lo studio medico suo e di altri colleghi altrettanto generosi e sodali, a bambini, donne, uomini migranti, spossessati perciò dall’implacabile “diritto positivo” di qualsiasi possibilità, in primis quella fondamentale, il diritto alla salute. Poi il Naga trovò la sua sede in viale Bligny, per quelle antiche scale spesso malcerte (la lastra di ferro del primo piano che copriva i buchi e rimbombava…) sono transitate molte migliaia di “utenti”( direbbe la fredda statistica), in realtà esistenze piene, coraggiose, speranzose in un futuro migliore, che rispecchiavano esattamente lo sguardo di Italo che nella notte della politica e dei rapporti umani riusciva sempre a intravvedere una via di riscatto, una candela accesa nel buio, una estrema fiducia nell’umanità", proseguono i membri del gruppo.

"Poi, il suo acuto scandaglio lo portò a fondare un altro centro, il Naga-Har, filiazione del Naga, dedicato ai richiedenti asilo, ai rifugiati, alle vittime della tortura: riportati alla voce e alla vita dopo vicissitudini spesso inenarrabili. Italo mancherà moltissimo a moltissime persone", conclude lo scritto.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Morto Italo Siena, medico e fondatore del Naga

MilanoToday è in caricamento