Gli imputati per la rissa mortale di via Cermenate sono stati assolti dall'accusa di omicidio
Per i giudici di Milano fu rissa aggravata: per questo reato (e non per omicidio preterintenzionale) sono stati condannati tre dei quattro imputati. Assolto il quarto
Sono stati assolti dall'accusa di omicidio preterintenzionale quattro imputati a processo per la morte di Abdul Rashid, commerciante bengalese di 43 anni, tra via Giovanni da Cermenate e via Montegani a Milano il 19 luglio 2020. Tre di loro sono stati condannati però per rissa aggravata. Lo ha deciso, il 5 luglio, la corte d'assise. Lo riferisce l'avvocato Domenico Mandalari, legale di due degli imputati. La procura aveva chiesto la pena di undici anni di reclusione per tutti e quattro.
La corte ha accolto la ricostruzione della difesa, derubricando il reato in rissa aggravata e condannando quindi a tre anni di reclusione tre dei quattro imputati, assolvendo il quarto.
La rissa e la morte del commerciante
L'allarme era scattato intorno alle 21.20 con la segnalazione alla polizia di una rissa nel parchetto tra le due vie, con sei o sette persone coinvolte. Gli agenti e i soccorritori del 118 avevano trovato il 43enne, che viveva in zona con la famiglia e gestiva un minimarket etnico, esanime a terra per arresto cardiocircolatorio: inutile il trasporto al vicino pronto soccorso del San Paolo.
Sul posto erano stati abbandonati bastoni e spranghe ma non v'era alcuna lesione sul corpo della vittima. Il 43enne aveva infatti avuto un malore durante la rissa. Il probabile movente della scazzottata sembra essere legato a ragioni economiche.