Uomo in bici travolto e ucciso da un furgone: alla guida un detenuto in 'permesso'

Sarebbe entrato in una cava alla guida di un furgone "rubato" e con quello stesso furgone avrebbe travolto e ucciso un 78enne. Dramma lunedì pomeriggio a San Giuliano Milanese, dove un anziano del ‘44, Renato B., residente in paese, è stato investito e ammazzato mentre si trovava in bici nella cava del Tecchione.

A centrarlo, secondo quanto finora ricostruito da MilanoToday, sarebbe stato un uomo alla guida di un Iveco Daily risultato rubato pochi minuti prima in città, nella zona di Sesto Ulteriano. Per il 78enne, nonostante l’intervento dei soccorritori del 118, non c’è stato nulla da fare: quando i medici sono arrivati sul posto era già in arresto cardiocircolatorio.

Il guidatore del mezzo, stando ai primi dettagli appresi, avrebbe cercato di scappare ma il furgone si sarebbe impantanato. A quel punto si sarebbe lanciato, completamente nudo, nel laghetto della cava. Gli agenti della polizia locale di San Giuliano, guidati dal comandante Fabio Allais, e i sommozzatori dei vigili del fuoco sono riusciti a "ripescarlo" dallo specchio d'acqua e bloccarlo.

Il conducente sarebbe un italiano di 25 anni con numerosi precedenti alle spalle, tra cui un arresto di qualche anno fa per tentato omicidio. Sembra che oggi fosse al suo primo giorno di lavoro esterno, che gli ha permesso di lasciare il carcere di Bollate, dove avrebbe dovuto fare ritorno in serata. Il 25enne lavorava per una cooperativa di Sesto Ulteriano insieme a un altro detenuto, anche lui affidato ai lavori esterni. Nel pomeriggio, poco prima del dramma, avrebbe discusso con alcuni colleghi e sarebbe salito a bordo del mezzo, di proprietà della coop. 

Dopo essere arrivato in via Lario, avrebbe travolto l'anziano trascinandolo per 50 metri. Poi il disperato tentativo di fuga. L'uomo, che non poteva guidare perché ha la patente sospesa, è stato accompagnato in ospedale al San Paolo per accertamenti. Per lui sono scattate le manette con l'accusa di omicidio stradale.