Incendio via della Spiga, morto Tomaso Renoldi Bracco
L'uomo, 51 anni, era rimasto gravemente intossicato nel rogo scoppiato all'interno del suo appartamento venerdì 11 marzo
Non ce l'ha fatta Tomaso Renoldi Bracco, il 51enne rimasto seriamente intossicato e ustionato nell'incendio scoppiato nella mattinata di venerdì 11 marzo nel suo appartamento al secondo e terzo piano di via della Spiga 36. Il suo decesso è stato comunicato nel pomeriggio di domenica 13 marzo dall'ospedale Niguarda di Milano, dove si trovava ricoverato in condizioni molto gravi, nel reparto di terapia intensiva.
Renoldi Bracco - ex gallerista, che era nella governance del omonimo colosso farmaceutico e nipote di Diana Bracco, presidente del gruppo - era stato rinvenuto in arresto cardiocircolatorio dai soccorritori del 118, dopo che i vigili del fuoco lo avevano estratto, non senza fatica, dalla sua camera da letto.
Dopo essere stato soccorso dal personale di Areu, Bracco era stato trasportato in ospedale in codice rosso con manovre di rianimazione in corso. Il suo quadro clinico era particolarmente grave più per l'importante quantità di fumo inalato che per le ustioni riportate su gran parte del corpo.
L'incendio
Video | Il rogo e i soccorsi in via della Spiga
L'incendio era scoppiato al secondo piano della palazzina in una camera da letto. In casa, oltre al 51enne, erano presenti anche il cuoco e la collaboratrice domestica che vivevano con lui, i quali però si sarebbero trovati in altre stanze e una volta accortisi che la casa era satura di fumo, sarebbero riusciti a guadagnare l'uscita, dando l'allarme al 112 non appena fuori, in strada.
Ancora in corso gli accertamenti dei carabinieri per fare luce sulle cause del rogo, che, come riferito dai vigili del fuoco, si è propagato molto rapidamente, portando a livelli altissimi la temperatura in tutta la casa. Tra le varie ipotesi, ancora tutte da verificare, anche quella di una sigaretta rimasta accesa: perché, secondo quando riferito dal suo personale, Bracco era solito fumare molto.
"Io mi trovavo al piano di sopra con il cane quando ho sentito una porta sbattere - aveva raccontato la collaboratrice domestica, una ragazza di origine sudamericana -. Sono scesa di sotto e la casa era piena di fumo. Con il cuoco siamo usciti in strada e abbiamo chiamato aiuto".
