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Cronaca

Moschea a Milano per l'Expo: pronti finanziamenti e progetto

Un gruppo di imprenditori italiani e stranieri finanzierebbe il luogo di culto. C'è già anche un progetto preliminare

Come detto qualche settimana fa, "Milano non può arrivare all'Expo senza una moschea". Così sarebbe pronto un progetto e, cosa ben più "operativa", sarebbero anche pronti i finanziamenti per realizzarlo.

Niente è ufficiale, ma in questi mesi si sta lavorando "alacremente" sullo spazio di preghiera per gli islamici.  

Una delicata e lenta trattativa si sta svolgendo fra il vicesindaco Ada Lucia De Cesaris, alcuni imprenditori italiani e stranieri, oltre che ovviamente i rappresentanti delle comunità musulmane riconosciute nell’albo delle religioni. In particolare con i capicordata del Caim, il Coordinamento delle associazioni islamiche di Milano e provincia, 25 sigle fra le più note in città e nel territorio metropolitano, ricorda Repubblica.

Davide Piccardo, portavoce del Caim, conferma al giornale: «Posso solo dire che c’è un dialogo in corso con questa amministrazione e che c’è piena consapevolezza, anche da parte loro, che il tema della nuova moschea non sia più rinviabile». Piccardo non si nasconde dietro a un dito davanti alla domanda se ci sia un progetto già formalizzato o meno: «È ovvio che il Caim ha avanzato un progetto, che per ora non vogliamo rendere pubblico e che ha anche diverse possibili varianti. Non si tratta comunque di una tensostruttura destinata a essere smontata».

A proposito dei fondi necessari per costruire l’edificio, le parole di Piccardo sono molto chiare: «Ci muoviamo alla luce del sole, il contribuente italiano non spenderà un centesimo».

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