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Cronaca

Movida, Pisapia: "Spostarla fuori dal centro"

Il sindaco propone di creare quartieri per la movida ad hoc, anche se il centro "non deve essere un museo ma una parte viva"

Decentrare la movida, portarla fuori dai quartieri "caldi": questa la ricetta che il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, ha illustrato a un convegno della federazione dei pubblici esercizi in cui si parlava, appunto, delle serate estive e della folla di persone in giro per locali, con i pro e i contro. Il tutto a quasi due settimane di distanza dalla polemica del divieto di vendita del gelato da asporto in quattro quartieri dopo mezzanotte, divieto rientrato nel giro di pochi giorni. "Ho parlato con ragazzi italiani entusiasti della soluzione di Bruxelles - ha spiegato Pisapia - e credo che sia ottima: si potrebbero spostare i luoghi della movida un po' fuori. Non dico di spostare tutto fuori dal centro, ma non concentriamoci solo lì".

Pisapia, come aree alternative, ha indicato Lambrate e l'area Expo. Ma ha specificato che "occorre fare in modo che il centro non sia un luogo museale, ma una parte vissuta della città: con regole il più possibile condivise. Ma anche creare luoghi esterni dove non ci sono abitazioni, come hanno fatto a Bruxelles". Per farlo, bisogna "lavorare con i giovani da una parte e con i commercianti dall'altra".

Ma gli italiani che cosa pensano della movida? E' un fenomeno positivo che rende "vivi" luoghi di città in cui passeggiare, mangiare, bere e trascorrere momenti piacevoli. La pensa così il 56% degli intervistati dalla fondazione Censis per un'indagine commissionata dalla federazione degli esercenti. Sono circa 19 milioni gli italiani che frequentano i luoghi della movida e più di 4 milioni sono quelli che lo fanno almeno una volta alla settimana. Poi c'è anche la "malamovida", ovvero (secondo una nota della federazione esercenti) una "crescente richiesta di alcolici e una offerta incontrollata di vendita da parte di operatori spregiudicati". Secondo Lino Enrico Stoppani, presidente della Fipe-Confcommercio, "la malamovida non si combatte con i divieti perché aumentano la trasgressione".

Tra i giovani apprezza la movida il 92,1%: la percentuale scende al 46,3% per gli over 65. Mediamente, per il 63% degli italiani è molto importante che nelle città ci siano luoghi in cui uscire, divertirsi e incontrarsi. Gli italiani escono per incontrare amici (quasi il 70%), mangiare fuori (quasi il 60%), frequentare discoteche (28%). Stoppani spiega che "La movida assume sempre più una connotazione turistica, come dimostrano le notti bianche".

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