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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Multa all'indirizzo sbagliato: vince il ricorso contro la "stangata" da 900 euro

Il Comune gli aveva spedito la multa a un indirizzo sbagliato e lui non l'aveva, ovviamente, mai ricevuta

Un cittadino si è visto recapitare dal Comune di Milano un verbale di 892 euro, senza avere mai ricevuto in precedenza la notifica della multa "originale". Ed ora ha vinto un procedimento davanti al giudice di pace, che ha dichiarato la nullità dei verbali di cui l'uomo non aveva mai avuto conoscenza. Nullità che, nel linguaggio giuridico, significa: come se non fossero mai esistiti.

E non è tutto: il Comune è stato condannato a rimborsare 800 euro di spese legali e circa 200 euro di altre spese. Mille euro che la collettività avrebbe risparmiato se Palazzo Marino non avesse resistito in giudizio ma avesse semplicemente "cancellato" la sanzione. Ma come sono andate le cose? Secondo la ricostruzione degli avvenimenti, la multa (elevata dalla polizia locale milanese) è stata inviata all'automobilista a San Zenone al Lambro nel 2015, ma l'uomo non viveva più lì dal 2007. I cambi di residenza (due dal 2007 al 2015) erano stati regolarmente registrati, per cui l'amministrazione non avrebbe dovuto avere alcun dubbio sull'indirizzo a cui inviare la multa. 

All'uomo la multa è arrivata soltanto con la cifra lievitata enormemente, a causa del tempo trascorso, nel 2019, nell'attuale residenza a Bresso; ma il cittadino è riuscito a dimostrare di non averne mai avuto conoscenza. Era, per lui, una multa inesistente. E il giudice di pace gli ha dato ragione.

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