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Cronaca

Ciclisti e padroni di cani: tutte le multe del 2017

I numeri appaiono piuttosto bassi, soprattutto per la difficoltà di sanzionare immediatamente i comportamenti non corretti

Poche multe per ciclisti e padroni di cani. I dati parlano chiaro: ai primi, nel 2017, sono stati staccati 125 verbali dalla polizia locale. Ai secondi appena 10. Ed è sotto gli occhi di tutti che il motivo non è certo il perfetto ed integerrimo comportamento generalizzato delle due categorie. Entrambe - come tutte le altre, del resto - sono composte da una maggioranza che rispetta le regole ma anche da una minoranza che qualche volta va in torto.

Ciclisti a Milano: numero e motivi delle multe

Vediamo nel dettaglio, cominciando dai ciclisti. Riferisce il Corriere che, dei 125 verbali, la maggioranza relativa (38) riguarda la circolazione al centro della carreggiata anziché tenere la destra come da Codice della Strada. Tredici ciclisti sono stati sanzionati per avere percorso un marciapiedi, nove per avere attraversato un incrocio con il semaforo rosso, sei per avere utilizzato una corsia riservata ai mezzi pubblici, due per avere attraversato la strada su strisce pedonali restando in sella.

Chiunque giri per Milano incontra ogni giorno ciclisti che passano col rosso o attraversano sulle strisce: si tratta di comportamenti che evidentemente vengono tollerati, ma c'è anche un'altra difficoltà nel sanzionare. L'assenza di una targa. Il "ghisa" deve coglierli sul momento, mentre così non è per auto, moto e scooter.

La maggior tolleranza pare comunque la principale spiegazione per questi numeri, molto bassi: infatti ciò vale anche per le persone a piedi, se appena 99 di loro (in tutta Milano) sono stati multati per avere attraversato col rosso. Sono invece oltre ottomila le multe elevate agli automobilisti. 

E' un tema delicato. Non appena si parla di "legalità" sul Codice della Strada anche per i ciclisti, sorge una assurda contrapposizione tra "tifosi" dell'auto e "tifosi" della bicicletta, che nuoce a tutti e non fa bene a nessuno. Sarebbe invece l'occasione giusta per capire come il Codice possa essere riformulato in alcune sue parti, per arrivare all'obiettivo che dovrebbe essere comune: maggior sicurezza per tutti gli utenti della strada, nessuno escluso. Senza, ovviamente, omettere i dati, anzi scrivendoli, perché passare col rosso è pericoloso per tutti, ciclisti compresi, e non è certo un "fomentare contrapposizioni" scrivere il numero di multe sospendendo il giudizio se siano poche, giuste o tante.

Padroni di cani a Milano: numero e motivi delle multe

Ormai la stragrande maggioranza dei padroni di cani si è abituata a raccogliere le deiezioni per strada e sui marciapiedi. Tuttavia qualcuno ancora è "pigro" (e maleducato). La sanzione, di cinquanta euro, è stata elevata 203 volte dal 2010 ad oggi e, nei primi sei mesi del 2017, appena dieci volte. Un trend che è meno della metà del 2015, quando in tutto l'anno sono state 44. 

I dati sono della polizia locale, mentre gli addetti Amsa, che possono anche loro elevare queste contravvenzioni, sono fermi a zero nel 2017, perché - spiega ancora il Corriere - non essendo pubblici ufficiali spesso vedono i "fermati" rifiutarsi di fornire le generalità.

I "ghisa" hanno invece elevato 90 sanzioni per cani senza guinzaglio. Nulla è dato sapere per la mancanza della museruola, comportamento molto più diffuso dell'altro. Il Comune di Milano e Amsa intendono concentrarsi sulla sensibilizzazione. L'azienda della nettezza urbana ha in programma l'aumento di informazioni sulla presenza di colonnine appositamente studiate per distribuire i sacchetti per le deiezioni, mentre Carmela Rozza, assessore alla sicurezza, promette campagne di sensibilizzazione sui comportamenti corretti da tenere quando si porta un cane a passeggio. Ed è in procinto l'aumento del numero delle guardie ecologiche volontarie con 90 persone in più.

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