Nas, sequestrate 50 tonnellate di dolci natalizi
I Nas hanno sequestrato in tutta Italia 50 tonnellate di prodotti dolciari, principalmente a Milano e Torino. Contemporaneamente al blocco della merce, militari hanno proceduto anche alla sospensione dell’attività commerciale per diverse strutture di produzione e commercializzazione di dolci
I carabinieri del Nucleo Anti-Sofisticazione hanno sequestrato tra Milano,Torino e altre città 50 tonnellate di prodotti natalizi.
Savoiardi, krumiri e amaretti già pronti per il commercio venivano cotti con un olio minerale paraffino-naftenico, un derivato del petrolio utilizzato per plastificare le confezioni. I dolciumi sono stati sequestrati dai carabinieri dei Nas.
Le irregolarità più gravi sono state riscontrate dagli investigatori nella sede torinese del Biscottificio Piemontese. Qui i carabinieri hanno scoperto che il materiale per oliare le teglie e per dorare i biscotti cotti nel forno non era di origine alimentare. Per questo sono stati sequestrati 600 litri di olio paraffino-naftemico (suddivisi in tre bidoni) e 200 mila confezioni di dolciumi già pronti per il commercio. Oltre al biscottificio piemontese, sono stati posti sotto sequestro altri dodici esercizi tra Milano, Monza e Brianza, Brescia, Caserta, Potenza e Treviso.
In un caso sono stati trovati alcuni scarafaggi in mezzo ai marron-glacé ancora da confezionare, mentre in altri esercizi venivano utilizzati prodotti scaduti da quattro anni (come le farine) e sottoposti a nuova etichettatura. In diversi esercizi poi si è scoperto che le pasticcerie che vendevano panettoni e pandori venduti produzione propria, in realtà provenivano da produzioni di altre aziende. Più di 200 sono state le persone denunciate a vario titolo.
Savoiardi, krumiri e amaretti già pronti per il commercio venivano cotti con un olio minerale paraffino-naftenico, un derivato del petrolio utilizzato per plastificare le confezioni. I dolciumi sono stati sequestrati dai carabinieri dei Nas.
Le irregolarità più gravi sono state riscontrate dagli investigatori nella sede torinese del Biscottificio Piemontese. Qui i carabinieri hanno scoperto che il materiale per oliare le teglie e per dorare i biscotti cotti nel forno non era di origine alimentare. Per questo sono stati sequestrati 600 litri di olio paraffino-naftemico (suddivisi in tre bidoni) e 200 mila confezioni di dolciumi già pronti per il commercio. Oltre al biscottificio piemontese, sono stati posti sotto sequestro altri dodici esercizi tra Milano, Monza e Brianza, Brescia, Caserta, Potenza e Treviso.
In un caso sono stati trovati alcuni scarafaggi in mezzo ai marron-glacé ancora da confezionare, mentre in altri esercizi venivano utilizzati prodotti scaduti da quattro anni (come le farine) e sottoposti a nuova etichettatura. In diversi esercizi poi si è scoperto che le pasticcerie che vendevano panettoni e pandori venduti produzione propria, in realtà provenivano da produzioni di altre aziende. Più di 200 sono state le persone denunciate a vario titolo.