Naufragio delle spie: la barca torna a galla, indagato lo skipper
Il proprietario della "Good...uria" è stato indagato, ma resta ancora da capire perché ci fossero tutte quelle spie a pochi chilometri dal confine svizzero
È stato indagato per per naufragio e omicidio colposo Carlo Carminati, il proprietario della "Good...uria", la barca con a bordo agenti dei servizi segreti italiani e israeliani affondata nel Lago Maggiore a Lisanza (frazione di Sesto Calende, Varese) domenica 28 maggio.
Gli inquirenti stanno accertando che l'uomo, 53 anni, abbia rispettato tutte le norme di navigazione, tenuto conto di eventuali allerte meteo e che la sicurezza dei passeggeri a bordo fosse garantita. Successivamente inquirenti e investigatori cercheranno di capire cosa ci facevano tutte quegli agenti segreti sul battello a pochi chilometri dal confine con la Svizzera. Stando a quanto riferito la comitiva di 007 stava festeggiando il compleanno di uno di loro, ma sembra che fino a sabato non fosse in programma nessuna gita sul lago.
Nel frattempo stanno proseguendo le operazioni per il recupero della barca. Nella giornata di martedì 30 maggio i sommozzatori dei vigili del fuoco dei nuclei di Milano e Torino hanno lavorato tutto il giorno per far emergere lo scafo attraverso i palloni di sollevamento. La barca, affondata a circa 16 metri di profondità, è stata sollevata dal fondo e trainata verso riva nella zona in cui verrà effettuato il recupero.