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'Ndrangheta a Milano: coca, armi e un tentato omicidio, nove arresti

Al centro delle indagini la famiglia calabrese dei Cristello, originaria di Mileto (Vibo Valentia) ma da anni attiva in Brianza

Maxi operazione contro la 'ndrangheta. Al centro delle indagini la famiglia calabrese dei Cristello, originaria di Mileto (Vibo Valentia) ma da anni attiva in Brianza. Nove persone sono finite in manette lunedì mattina mentre altre 14 sono indagate a piede libero. Le accuse vanno dal traffico e spaccio di cocaina al porto e detenzione di armi, dal tentato omicidio alle lesioni personali aggravate.

Secondo quanto spiegato dai militari del Nucleo investigativo del Comando provinciale di Milano, a finire in manette sono state la 50enne Domenica "Mimma" Cristello, suo marito 48enne Stefano Zibra e il figlio Stefano di 26 anni. Domenica è la sorella di Rocco Cristello, assassinato a colpi di pistola la sera del 27 marzo del 2008 davanti alla sua abitazione di Verano Brianza

Insieme con loro, in carcere sono stati condotti anche i nipoti di Rocco Cristello, i fratelli di 19 e 21 anni Emanuele e Simone Cristello, figli di Umberto che era stato arrestato a Mariano Comense (Como) 12 settembre 2012 in una costola dell'indagine "Infinito".

Ma non solo, tra i nove destinatari dell'ordinanza di custodia cautelare in carcere (a otto dei quali viene contestata l'associazione per delinquere) firmata dal gip Stefania Donadeo, c'è anche un cugino di Rocco Cristello, il 40enne Valeriano Siragusa che, sempre secondo quanto riferito dagli investigatori, sarebbe stato indicato dal collaboratore di giustizia Antonino Belnome, come il prossimo reggente della cosca a Seregno, e che in questa indagine viene indicato come a capo dell'associazione che ogni 15 giorni circa acquistava un chilo di cocaina da spacciare nella zona di Seregno e Desio. In una intercettazione telefonica si sentirebbe Siragusa ricordare al suo interlocutore: "Qua comando io, mi prendo io la responsabilità" (video delle intercettazioni).

Gli investigatori hanno dichiarato che l'inchiesta (chiusa nel gennaio scorso) era scattata a marzo 2014 dopo che era stata bersagliata con sette colpi di pistola l'auto di un socio della discoteca di Cesano Maderno (Monza) "Disco Italia" (da cui ha preso il nome l'operazione odierna) che "di cui gli indagati volevano acquisisre il controllo e la gestione".

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