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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Lainate

Colpo alla 'ndrangheta, sequestrate quattro case al presunto boss di Rho

Sigilli su tre appartamenti e un capannone, tutte di proprietà del presunto boss della 'ndrangheta arrestato a novembre 2022

Tre case di Lainate e un capannone sotto sequestro. Un patrimonio immobiliare ingente, che sarebbe stato acquistato a per poche decine di migliaia di euro e messo a reddito, ma solo a "persone di fiducia". Sono gli investimenti immobiliari sequestrati nei giorni scorsi al presunto boss della 'ndrangheta di Rho, C.L.B. 49enne che secondo gli investigatori sarebbe il massimo esponente del clan Bandiera, arrestato nell'inchiesta "Vico Raudo".

Il provvedimento di sequestro, chiesto attraverso una richiesta congiunta del procuratore e del questore, è stato emesso dal tribunale di Milano ed è stato eseguito dalla sezione misure di prevenzione patrimoniali della divisione anticrimine di via Fatebenefratelli. A novembre 2022 il presunto boss 49enne era finito nel mirino della giustizia insieme ad altre 49 persone, tutti indagati - a vario titolo - per associazione mafiosa, associazione finalizzata al traffico di stupefacenti e spaccio, traffico di armi e altro. Ma C.L.B. era già stato in carcere: arrestato nel 2010 e condannato per omicidio. Non solo, secondo quanto riportato dalla polizia in una nota il 49enne sarebbe stato affiliato alla 'ndrangheta già all'epoca, dato che sarebbero stati "raccolti indizi di appartenenza cal sodalizio criminale sin dall'anno 2008".

I sigilli sono scattati perché, secondo gli investigatori, gran parte del patrimonio del presunto boss sarebbe frutto delle sue attività criminali. "La discontinuità dei redditi familiari e la loro entità, inferiore al reddito minimo di sussistenza, con mancanza di risorse economiche lecite, risultano sproporzionati rispetto all’acquisto del compendio immobiliare oggetto del sequestro", si legge in una nota diramata da via Fatebenefratelli.

Gli agenti hanno messo i sigilli a tre appartamenti e a un capannone (con relative pertinenze). Alcuni beni sono intestati a un'altra persona, ma sarebbero riconducibili "al soggetto per come chiaramente emerge dalle attività", puntualizzano gli investigatori. Inoltre, gli immobili sarebbero stati acquistati a prezzi di favore dato che la transazione sarebbe stata chiusa attraverso "una somma ben inferiore al valore". Case che successivamente sono state ristrutturate e messi a reddito attraverso persone di fiducia e che, stando a quanto trapelato, avrebbero potuto trasformarsi in un bed and breakfast.

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