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Ventura, Pietrostefani e gli altri: Francia nega estradizione per 10 ex terroristi

La decisione della corte d'appello di Parigi

La corte d'appello di Parigi ha respinto le domande d'estradizione per i dieci terroristi italiani (otto uomini e due donne) di estrema sinistra, fermati a primavera del 2021. Tra loro, il più noto è senz'altro il 78enne Giorgio Pietrostefani, condannato in Italia tra i mandanti dell'omicidio del commissario di polizia di Milano Luigi Calabresi. Il procuratore generale francese ha ora due mesi di tempo per presentare un ricorso. 

Oltre a Pietrostefani per l'omicidio Calabresi, è legato a Milano il 63enne Sergio Tornaghi, condannato all'ergastolo per l'omicidio del direttore generale della Marelli, Renato Briano, ucciso su un vagone della metropolitana mentre andava al lavoro nel 1980. Tornaghi era un esponente di secondo piano della "colonna Walter Alasia" delle Brigate Rosse, attiva a Sesto San Giovanni. Ed anche Raffaele Ventura, 70enne delle Formazioni comuniste combattenti: è condannato a 20 anni per concorso morale nell'omicidio del vice brigadiere Antonio Custra, nel 1977, durante una manifestazione a Milano in via De Amicis. E poi Luigi Bergamin, 72 anni, già dei Proletari armati per il comunismo (la formazione di Cesare Battisti), condannato a quasi 17 anni e considerato ideatore dell'omicidio del maresciallo di polizia penitenziaria Antonio Santoro a Udine.

Gli altri ex terroristi per i quali la Francia ha negato l'estradizione sono Enzo Calvitti (ex Br), Narciso Manenti (ex nuclei armati per il contropotere territoriale), Giovanni Alimonti (ex Br), Maurizio Di Marzio, Roberta Cappelli (ex Br) e Marina Petrella (ex Br).

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