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Cronaca Chinatown / Via Paolo Sarpi

Coronavirus, via Paolo Sarpi "chiude": negozi con serrande abbassate

La scelta dei commercianti italocinesi del quartiere per evitare assembramenti di persone

Serrande abbassate nel quartiere di via Paolo Sarpi per ristoranti e negozi, quasi tutti con titolari cinesi. Nelle scorse ore Francesco Wu, consigliere di Confcommercio e referente per l'imprenditoria cinese in città, spiegava che «moltissime attività a gestione italocinese a Milano ed in particolar modo in Paolo Sarpi inizieranno a chiudere fino a quando la situazione generale non migliorerà». Lui stesso, ristoratore del Ramen, ha abbassato la saracinesca scrivendo "forza Italia" in segno d'incoraggiamento (nessun riferimento al partito politico, ovviamente).

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Nel pomeriggio, Emanuela Troisi, de "Il Filo di Seta", rivista che promuove il dialogo tra cultura cinese e italiana edita in collaborazione con l'Ambasciata della Repubblica Popolare Cinese in Italia, ha fatto sapere che «la Comunità cinese di Milano ha deciso di sospendere le attività commerciali da oggi, a data da destinarsi. L'iniziativa è volta a dare un concreto contributo alla tutela della salute di tutti e non ha nulla a che vedere con il timore che vi sia presenza di persone portatrici del virus e/o contagiate dallo stesso tra i titolari e i dipendenti delle attività. E' semplicemente una forma di rispetto ed attenzione ed una manifestazione di reale interesse e preoccupazione nei confronti delle persone e del Paese in cui tutti noi - indipendentemente dalle nostre origini».

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