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Cronaca Bovisa / Via Giovanni Battista Varè

Vigile travolto e ucciso da un suv, nel processo al complice il comune si costituisce parte civile

Milos Stizanin deve rispondere delle accuse di concorso in omicidio volontario

È a processo per concorso in omicidio volontario Milos Stizanin, il nomade serbo che era con Remi Nikolic, il giovane che il 12 gennaio 2012 in via Varè travolse e uccise a bordo di un suv il vigile urbano Nicolò Savarino. E il comune di Milano è stato ammesso a processo come parte civile. Proprio la settimana scorsa l’amministrazione aveva deliberato in giunta la decisione di esercitare l’azione civile davanti al giudice nel nuovo processo.

L'omicidio di Savarino, il ruolo di Stizanin

Milos Stizanin, il giovane che era in auto con Remi Nikolic quando travolse e uccise l’agente di polizia locale Nicolò Savarino, era stato arrestato nell’agosto 2012, dopo una fuga all’estero, ed estradato in Italia il 13 agosto dello stesso anno. Nel 2014 era stato condannato a due anni e mezzo per favoreggiamento.

Il comune di Milano, insieme alla famiglia dell’agente e al procuratore Celletti, aveva fatto ricorso alla Cassazione che, nel 2018, aveva annullato la sentenza, rinviando per l’esame del merito alla Corte d’Appello. E la corte aveva poi stabilito che Milos Stizanin dovesse essere indagato per concorso in omicidio volontario.

La posizione del comune

In vista dell’udienza fissata per lunedì 18 novembre, l’amministrazione ha deciso di costituirsi parte civile, insieme alla famiglia Savarino, proseguendo così l’attività difensiva finora svolta per chiedere la condanna dell’imputato e il risarcimento dei danni subiti dal comune di Milano, anche "sotto il profilo del turbamento arrecato al corpo di polizia Locale e all’intera comunità cittadina".

“Questa vicenda – spiega il comandante della polizia locale Marco Ciacci – ha profondamente turbato il Corpo. Si è trattato di un omicidio feroce nei confronti di un Agente che stava svolgendo il suo lavoro quotidiano. La decisione di procedere con l’accusa di omicidio volontario era per noi tutti il segno della volontà di fare chiarezza e giustizia per il nostro collega e la sua famiglia”.

“Ho ringraziato per l’impegno e la tenacia il sostituto procuratore e l’avvocatura del Comune – dice la vicesindaco e assessore alla sicurezza Anna Scavuzzo – che in questi anni hanno seguito con grande dedizione e attenzione ogni udienza. La scelta dell’Amministrazione di costituirsi parte civile è in coerenza con l’impegno assunto e con la tenacia con la quale abbiamo scelto di rimanere al fianco della famiglia di Nicolò Savarino”.

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