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Cronaca largo d'ancona

Devastazioni al corteo No Expo: presto la conta dei danni

I danni subiti da privati dovrebbero essere tra i 2 e i 3 milioni di euro

Sarà più o meno tra i due e i tre milioni di euro la conta dei danni delle devastazioni del corteo del primo maggio. Gli assessori milanesi sono al lavoro insieme al sindaco Giuliano Pisapia per scrivere la delibera con cui verrà stanziato un fondo per coprire i danni, riconoscendo un contributo ai cittadini e ai commercianti. La stessa cosa che ha promesso di fare la regione, con un milione e mezzo di euro.

I danni sono in larga parte subìti da privati. C'è la facciata deturpata di un condominio di largo d'Ancona, ma anche le automobili bruciate (si parla di 17 in totale), così come le vetrine spaccate o i negozi a loro volta incendiati. I danni "pubblici" riguardano soprattutto le pensiline dell'Atm e i semafori (100 mila euro, più o meno) e gli interventi straordinari di Amsa e degli operai dei Lavori Pubblici.

Ma quanto darà il comune a ogni cittadino? Non è ancora stato deciso. Probabilmente fino alla metà del danno, anche se va valutato caso per caso. Perché ci sono di mezzo anche le assicurazioni e le polizze. Senza dimenticare quanto ha ripetuto il ministro dell'interno Angelino Alfano, proprio su questo argomento: "Il cittadino ha pagato un alto prezzo alla democrazia", ha affermato riferendosi a chi si è visto la vetrina devastata o l'auto incendiata, "e non deve pagare lui il danno materiale di questo". Che suona come un rimborso totale. Vedremo.

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