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Cronaca Duomo / Piazza Fontana

Oggi i no green pass "fanno 13"? Cosa può succedere a Milano

Per il tredicesimo sabato di fila no green pass pronti a scendere in piazza

Di nuovo in strada. Di nuovo senza regole. I no green pass potrebbero "fare tredici" oggi a Milano, ritrovandosi in piazza per il tredicesimo sabato consecutivo per urlare tutta la propria contrarietà alla certificazione verde, da venerdì obbligatoria per lavorare. 

E proprio venerdì c'è stato il primo antipasto, doppio. In mattinata 500 persone circa hanno sfilato dalla Statale a corso Sempione, passando per il Duomo e l'Arco della Pace. In serata, poi, più di cento attivisti hanno concesso il bis con un corteo improvvisato - e non autorizzato - tra Porta Venezia, piazza Repubblica e corso Buenos Aires. Se ci sarà - ma sembra ormai un appuntamento irrinunciabile - anche quello di oggi sarà un evento non preavvisato. 

La trattativa tra Questura e no green pass è infatti definitivamente naufragata dopo un tentativo di stabilire insieme un percorso per la manifestazione del 16 ottobre. Nei giorni scorsi, per la prima volta, due presunti rappresentati dei comitati avevano inviato una mail in via Fatebenefratelli preavvisando il corteo. Nella richiesta era specificato che il ritrovo sarebbe stato alle 17 in piazza Fontana, per poi proseguire in piazza Duomo quindi in via Mazzini fino a via Pantano, in via Festa del Perdono, via Larga, largo Augusto, via Visconti di Modrone, via Senato, via Fatebenefratelli - dove ha sede proprio la Questura -, Moscova fino all'Arco della Pace per concludersi davanti alla sede Rai in corso Sempione. 

Venerdì mattina, "dopo ripetute sollecitazioni", i due no green pass si sono presentati in via Fatebenefratelli. In una nota, la Questura ha fatto sapere che "dopo aver ridefinito e individuato un percorso plausibile mantenendo i punti di partenza e di arrivo proposti, valutando anche il passaggio attraverso piazza Duomo come da loro richiesto, i promotori hanno inteso revocare il preavviso poiché l'autorità provinciale di pubblica sicurezza non ha aderito alla loro richiesta, posta come condizione imprescindibile, di revocare i Daspo urbani recentemente comminati dal Questore in relazione alle ultime manifestazioni non preavvisate tenutesi a Milano". Insomma, i no green pass hanno cercato di forzare la mano chiedendo - quasi imponendo - alla Questura di cancellare i Daspo che nelle scorse settimane hanno colpito alcuni dei rappresentanti delle manifestazioni. Dopo il rifiuto delle autorità - inevitabile - la trattativa si è arenata.

Per questo il rischio, concreto, è che oggi si finisca come gli ultimi sabati, con migliaia di manifestanti in giro per Milano quasi senza una meta e con le forze dell'ordine senza un vero referente con cui parlare per cercare di "guidare" la piazza. I luoghi sensibili, da sorvegliare, saranno i soliti: la Centrale e le altre stazioni, le sedi dei giornali, Assolombarda, la Cgil - dopo l'assalto di Roma -, i palazzi di regione e comune e la Galleria, già una volta "presa di mira". L'appuntamento è, al solito, verso le 17 in piazza Fontana. 

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