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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Manifestazioni no green pass, la polizia perquisisce le case di otto attivisti

È successo nella mattinata di giovedì 9 settembre. Otto persone sono state indagate per istigazione a delinquere aggravata

Si sono trovati la polizia in casa all'alba alcuni membri attivi di un gruppo che organizzava manifestazioni contro il green pass. Le perquisizioni sono scattate nella prima mattina di giovedì 9 settembre al termine di un'attività investigativa coordinata dal capo della Sezione Distrettuale Antiterrorismo della Procura di Milano Alberto Nobili e dal Pm Piero Basilone. Nei guai otto cittadini italiani, tutti indagati per istigazione a delinquere aggravata.

Oltre a Milano, le perquisizioni - condotte dalla Digos e dal Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni di Milano in collaborazione con gli omologhi Uffici territorialmente competenti - hanno interessato le Province di Roma, Venezia, Padova, Bergamo e Reggio Emilia.

Gli indagati secondo quanto comunicato dalla questura sarebbero membri attivi di un gruppo Telegram chiamato "I guerrieri" nel quale sarebbero state progettate azioni violente da realizzare - anche con l'uso di armi ed esplosivi fai da te - in occasione delle manifestazioni "no green pass" organizzate in Italia, in particolare quella in programma a Roma per le giornate dell'11 e 12 settembre prossimi.

L'indagine è iniziata dall'attività di monitoraggio condotta dai due Uffici investigativi milanesi - su input della Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione - Servizio per il Contrasto dell'Estremismo e del Terrorismo Interno e del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni - nei confronti dei numerosi gruppi di protesta attivi sul web contro le misure di contenimento adottate dall'Esecutivo per fronteggiare l'emergenza sanitaria da COVID-19.

Secondo gli investigatori gli indagati - uno dei quali titolare di porto d'arma e già noto alle Forze dell'Ordine per la sua vicinanza al separatismo veneto -  oltre all'intenzione di partecipare in massa alla manifestazione di protesta in programma nella Capitale il prossimo sabato, avrebbero incitato gli altri membri del gruppo a realizzare azioni violente nelle rispettive Province di residenza, contro non meglio precisati obiettivi istituzionali o approfittando della visita di esponenti dell'Esecutivo, come quella - poi annullata -  prevista a Padova lo scorso 2 settembre da parte del Ministro della Salute, Roberto Speranza.   

Inoltre, sempre secondo quanto finora emerso, alcuni membri del gruppo avrebbero cercato di organizzare una riunione preparatoria in vista dell'appuntamento romano e avrebbero tentato di approvvigionarsi di armi bianche da utilizzare in quell'occasione.

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